Curator rei publicae Otesinorum
Flamen divi Traiani Mediolani
Flamen divi Claudii Bergomi
Una prima descrizione del personaggio e indicazione dell’esordio della sua carriera si può leggere in un’epistola di Caius Plinius Caecilius Secundus circa dell’anno 1073, nella quale il senatore comasco raccomanda un giovane originario di Bergomum (od. Bergamo) al nobile amico Pompeius Falco4, nell’intenzione di permettergli l’acquisizione dell’incarico di tribuno militare. Queste le parole di Plinius: Minus miraberis me tam instanter petisse ut in amicum meum conferres tribunatum, cum scieris quis ille qualisque. […] Est Cornelius Minicianus, ornamentum regionis meae seu dignitate, seu moribus. Natus splendide abundat facultatibus, amat studia ut solent pauperes. Idem rectissimus iudex, fortissimus advocatus, amicus fidelissimus (Plin. ep. VII, 22).
Le virtù elogiate in chiusura del passo appena riportato furono forse sufficiente garanzia perché Cornelius Minicianus divenisse effettivamente tribunus militum legionis III Augustae, lo scrittore comasco non trascurò di sottolineare anche la provenienza dalla sua stessa regio.
Lo scritto ci permette di capire che si trattò di un funzionario di buona famiglia, vanto della sua terra per costumi e per prestigio; forse anche di un soggetto molto radicato nel suo territorio di origine, infatti la sua carriera fu più caratterizzata da riconoscimenti e incarichi di contesto locale, piuttosto che di un percorso senatoriale, mai concretizzatosi, oppure di una lunga militanza fuori dall’Italia.
Plinius fu interessato a evidenziare soprattutto il ruolo di iudex, advocatus svolto da Cornelius Minicianus; infatti almeno due delle restanti lettere che furono destinate direttamente a lui riguardarono due diverse questioni giudiziarie: in un caso contro la corruzione di due funzionari di epoca domizianea, Caecilius Classicus 5 e Marius Priscus 6 (Plin. ep. III, 9) e nell’altro contro un reo d’incesto esiliato in Sicilia durante l’impero di Domiziano, Valerius Licinianus 7 (Plin. ep. IV, 11). Plinius in quest’ultimo documento narrò varie novità di Roma e della Sicilia e chiese a Cornelius Minicianus notizie riguardo alla sua città e luoghi vicini, dove avvenivano cose notevoli secondo il comasco. Un’ultima epistola, sempre composta da Plinius e indirizzata al bergamasco, riguarda soltanto il rifiuto motivato dello scrittore a un invito di Minicianus, a causa di una promessa partecipazione a una recitazione di un amico (Plin. ep. VIII, 12).
L’intero cursus honorum del bergamasco possiamo ricostruirlo grazie a un’epigrafe onoraria dedicatagli dalla plebs urbana di Bergomum, rinvenuta nella cappella di S. Pietro nella zona di Borgo Canale in Bergamo e oggi perduta, in seguito alla distruzione della basilica di S. Alessandro8; il testo è il seguente: C. Cornelio | C. f. Vot(uria) | Miniciano, | praef(ecto) coh(ortis) prim(ae) | Damasc(enorum), trib(uno) mil(itum) | legionis III Augustae, | praef(ecto) fabr(um), curatori | rei p(ublicae) Otesinorum, | IIII viro i(ure) d(icundo), pontifici, | flamini divi Claudii | Bergomi patrono, | flamini divi Traiani | Mediolani, | plebs urban(a). (CIL V, 5126).
Senza soffermarsi sulla sua prima magistratura (praefectus cohortis I Damascenorum) che lo portò a spostarsi verso l’Oriente, quindi in merito alla quale ci soffermeremo in paragrafo apposito, apprendiamo che ottenne in seguito il tribunato militare della legio III Augusta, raggiungendo dunque anche l’Africa, per la precisione l’insediamento militare di Theveste (od. Tébessa, in Algeria)9.
Si può ipotizzare che ancora in una provincia africana svolse l’incarico di praefectus fabrum, ovvero ufficiale a capo di tutti gli artigiani operativi all’interno di un’unità militare o di una precisa area geografica10.
Al ritorno in Italia cominciò a percorrere una lunga carriera nel contesto municipale, vicino al suo territorio originario, come scritto in precedenza. Tra il 115-117 fu curator rei publicae, ovverosia amministratore dei beni pubblici cittadini, della comunità di Otesia (curator rei publicae Otesinorum), una località a est di Modena, nell’antica regio VIII (Aemilia)11.
L’ultima magistratura ricoperta fu la più alta carica municipale, IVvir iure dicundo, incarico che esercitò nella sua città natale, divenendo anche patrono del municipio di Bergomum 12.
Oltre a impegnarsi nel servizio per i propri concittadini, fu attivo sul piano religioso, lo elessero pontefice, in Bergomum anche flamen divi Claudii e in Mediolanum flamen divi Traiani. Il culto per gli imperatori era celebrato nel contesto municipale sotto la responsabilità di un flamen Augusti scelto dai decurioni della città, sul modello delle celebrazioni che avvenivano a Roma, il flamen presiedeva il rito delle libagioni deposte sull’altare dedicato al Genius Augusti13.
1 Cfr. E. Ratti, Alcuni gentilizi nelle epigrafi romane del nord-Italia e la loro distribuzione, in Atti del CeSDIR, I (1968), pp. 239-41. Dall’unica epigrafe che lo riguarda, a noi nota, apprendiamo soltanto il praenomen del padre: Caius.2 Cfr. A. Calderini, Per un illustre cittadino bergamasco del secolo di Traiano, in Atti e memorie del Secondo Congresso Storico Lombardo. Bergamo 18-19-20 maggio 1937–XV (Dep. Storia Patria Lombardia), Milano 1938, p. 31 che ricorda come la tribus Voturia sia propria degli abitanti di Bergamo e del contado.
3 Cfr. R. Syme, Pliny and the Dacian Wars, “Latomus” 23 (1964), p. 758: lo studioso riferisce che Plinio scrisse a Pompeius Falco durate il suo mandato di governatore in Iudaea, prima del consolato suffetto nel 108.
4 PIR² VI P 602, pp. 260-4: il formulario onomastico completo è Quintus Roscius Coelius Murena Silius Decianus Vibullius Pius Iulius Eurycles Herculanus Pompeius Falco.
5 PIR² II C 32, p. 5.
6 Id. V M 315, p. 210.
7 PIR III V 68, p. 358.
8 Vedasi il commento all’epigrafe in A. Calderini, Per un illustre cittadino bergamasco del secolo di Traiano, Op. cit., pp. 29-33 che fornisce anche una possibile datazione della stessa a un periodo posteriore al 117, sia per la tipologia dei caratteri di scrittura sia per l’accenno al divus Traianus.
9 Per l’acquartieramento della legio III Augusta in Africa, con spostamento da Theveste a Lambesis (od. Lambèse, in Algeria) con l’ascesa all’impero di Adriano cfr. RE XII, s.v. legio. Legio II Augusta, col. 1502 (Ritterling).
10 Cfr. B. Dobson, The Praefectus Fabrum in the Early Principate, in “Britain and Rome. Studies in Honour of E. Birley”, Kendal 1966, pp. 75 s.
11 Cfr. G. Camodeca, Ricerche sui ‘curatores rei publicae’, in ANRW II/13, pp. 518 s.
12 Rapida, ma precisa sintesi della carriera in B. Belotti, Storia di Bergamo e dei bergamaschi, vol. I/2, Bergamo 1989, p. 202.
13 Cfr. P. Corbier, L’épigraphie latine, 3^ed., Parigi 2006 che descrive la ritualità legata alle libagioni al Genius Augusti, rappresentato come uomo togato con il volto dell’imperatore, con in mano una patera e una cornucopia.
Index nominum – Index rerum sacrarum – Index geographicus – Index rerum notabilium
Index nominum
Baebius Probus | Plin. ep. libri III, 9; |
Caecilius Classicus | Ivi; |
Casta (uxor Classici) | Ivi; |
Celer | Plin. ep. libri IV, 11; |
Claudius (imp. divus) | CIL V, 5126; |
Claudius Fuscus (generus Classici) | Plin. ep. libri III, 9; |
Claudius Restitutus | Ivi; |
Cornelia | Plin. ep. libri IV, 11; |
Domitianus (imp.) | Plin. epp. libri III, 9, IV, 11; |
Fabius Hispanus | Plin. ep. libri III, 9; |
Herennius Senecio | Plin. ep. libri IV, 11; |
Homerus | Plin. ep. libri III, 9; |
Cornelius Minicianus | CIL V, 5126; Plin. epp. libri III, 9, IV, 11, VII, 22, VIII, 12; |
Libo Frugi | Plin. ep. libri III, 9; |
Lucceius Albinus | Ivi; |
Marius Priscus | Ivi; |
Norbanus Licinianus | Ivi; |
Otesini | CIL V, 5126; |
Πάτροκλος | Plin. ep. libri IV, 11; |
Caius Plinius | Plin. epp. libri III, 9, IV, 11, VII, 22, VIII, 12; |
Pompeius Falco | Plin. ep. libri VII, 22; |
Pomponius Rufus | Plin. ep. libri III, 9; |
Salvius Liberalis | Ivi; |
Stilonius Priscus | Ivi; |
Titinius Capito | Plin. ep. libri VIII, 12; |
Traianus (imp. divus) | CIL V, 5126; |
Valerius Licinianus | Plin. ep. libri IV, 11. |
Index rerum sacrarum
flamen | CIL V, 5126; |
pontifex | Ivi; |
Index geographicus
Africa | Plin. ep. libri III, 9; |
Albana (villa) | Plin. ep. libri IV, 11; |
Baetica | Plin. ep. libri III, 9; |
Bergomum | CIL V, 5126; |
Graecum (pallium) | Plin. ep. libri IV, 11; |
Italia | Plin. ep. libri III, 9; |
Mediolanum | CIL V, 5126; |
Regia (villa) | Plin. ep. libri IV, 11; |
Roma | Plin. ep. libri III, 9; |
Sicilia | Plin. ep. libri IV, 11; |
Index notabilium
accusator | Plin. ep. libri III, 9; |
advocatus | Plin. ep. libri VII, 22; |
amicus | Ivi; |
cohors Damascenorum | CIL V, 5126; |
curator rei publicae | Ivi; |
dignitas | Plin. ep. libri VII, 22; |
epistula | Plin. ep. libri III, 9; |
exemplum | Plin. ep. libri VIII, 12; |
exilium | Plin. ep. libri IV, 11; |
facultates | Plin. ep. libri VII, 22; |
honos | Ivi; |
inquisitionis officium/inquisitor | Plin. ep. libri III, 9; |
iudex | Plin. ep. libri VII, 22; |
legatus | Plin. ep. libri III, 9; |
legio III Augusta | CIL V, 5126; |
lex | Plin. ep. libri III, 9; |
litterae | Plin. ep. libri VIII, 12; |
mos | Plin. ep. libri VII, 22; |
ornamentum | Plin. epp. libri VII, 22, VIII, 12; |
pauperes | Plin. ep. libri VII, 22; |
plebs urbana | CIL V, 5126; |
praefectus cohortis | Ivi; |
praefectus fabrum | Ivi; |
quattuorvir iure dicundo | Ivi; |
regio mea | Plin. ep. libri VII, 22; |
senatus consultum | Plin. ep. libri III, 9; |
studia | Plin. epp. libri III, 9; VII, 22, VIII, 12; |
testimonium | Plin. ep. libri III, 9; |
titulus | Plin. ep. libri VII, 22; |
tribunatus/ tribunus cohortis/tribunus militum | Plin. epp. libri III, 9; VII, 22; CIL V, 5126. |
Calderini 1938 = Aristide Calderini, Per un illustre cittadino bergamasco del secolo di Traiano, in Atti e memorie del Secondo Congresso Storico Lombardo. Bergamo 18-19-20 maggio 1937–XV (Dep. Storia Patria Lombardia), Milano 1938, pp. 25-33.
Camodeca 1980 = Giuseppe Camodeca, Ricerche sui ‘curatores reipublicae’, in Aufstieg und Niedergang der römischen Welt, vol. II/13, pp. 518 s.
Castoldi 2004 = Alberto Castoldi, Bergamo e il suo territorio. Dizionario Enciclopedico. I personaggi, i comuni, la storia, l’ambiente, Azzano San Paolo (BG) 2004, p. 349.
Corbier 2006 = Paul Corbier, L’épigraphie latine, 3^ed., Parigi 2006.
Dobson 1966 = Brian Dobson, The Praefectus Fabrum in the Early Principate, in “Britain and Rome. Studies in Honour of E. Birley”, Kendal 1966, pp. 75 s.
Ratti 1968 = Edoardo Ratti, Alcuni gentilizi nelle epigrafi romane del nord-Italia e loro distribuzione, in Atti del Centro studi e documentazione dell’Italia romana (CeSDIR), Varese 1968, pp. 239-41.
Syme 1964 = Ronald Syme, Pliny and the Dacian Wars, in “Latomus” 23.4 (1964), pp. 750-9.