Praefectus Urbi
Iuridicus per Transpadum
Legatus Augusti pro praetore provinciarum Syriae Coeles, Arabiae, Thraciae
Praeses Daciarum III
In essa si potè leggere: [Dis Manibus](?) | [D(ecimi) S]imoni Proculi Iuliani c(larissimo) [v(iro) co(n)s(uli) praef(ecto) urbi —? leg(ato) Aug(usti) pr(o) pr(aetore)provinc(iarum)] | [Sy]riae Coeles 1 Daciarum III P[onti et Bithyniae? Arabiae Thraciae —?] | [iur]idico per Transpadum pr[aetori —] | [Liber]ti(?) hii qui centum iugera agri cum [—] / [— (CIL VI, 1520).
L’iscrizione fu datata a un periodo incluso tra il 245 e il 253, il senatore ricordato pare che fosse un homo novus, che riuscì a intraprendere una prestigiosa carriera sotto sette imperatori diversi, divenne proprietario di una villa a Roma tra Porta Salaria e Porta Pinciana e usufruì di estesi possedimenti anche in area transpadana (centum iugera agri…).
Nonostante le difficoltà che possono sorgere nella determinazione dell’origine di quest’uomo, anche soltanto considerando il nomen Simonius 2, ritengo che sia corretta l’ipotesi formulata da Alföldy, secondo il quale Simonius deriverebbe dal giudaico Simon e il senatore sarebbe nato in Oriente3.
I numerosi incarichi in territori orientali, all’altezza cronologica documentata dall’epigrafe riportata, potrebbero ulteriormente rafforzare questa tesi, giacché è ormai noto che furono prevalentemente senatori di origine orientale ad essere scelti per governare quelle aree, proprio per la dimestichezza con problematiche nel controllo delle frontiere imperiali, che si acuirono nel corso del secolo III4.
1 L’incarico di legatus Augusti pro praetore provinciae Syria Coeles è documentato stranamente soltanto in questa inscrizione, forse eventuali attestazioni provenienti direttamente da quella provincia sono andata perdute.
2 Cfr. R. Syme, Emperors and biography: studies in the Historia Augusta, Oxford 1971, p. 197.
3 Vedasi la prima analisi dell’iscrizione CIL VI, 1520 di G. Alföldy (PIR² VII S 748, p. 286). L’ipotesi di un’origine italica, come sostenuto per primo da G. Barbieri, L’albo senatorio da Settimio Severo a Carino (193-285), Roma 1952, p. 229 non mi pare che possa ricevere maggior credito di quanto supposto da Alföldy.
4 A titolo esemplificativo di una questione molto dibattuta nella bibliografia specifica, vedasi G. Clemente, Cristianesimo e classi dirigenti, in S. Roda (a c. di), La parte migliore del genere umano, Torino 1994, p. 67.
Simonius Proculus Iulianus iniziò la sua carriera proprio come iuridicus per Transpadanam, probabilmente nel 234/2352, eccetto l’epitaffio già menzionato (CIL VI, 1520) che ricorda con certezza la carica e allude alla disponibilità di vasti appezzamenti di terreno in contesto norditalico, non disponiamo tuttavia di altra documentazione al riguardo.
Sappiamo che egli fu governatore probabilmente prima della Thracia (territorio attualmente esteso tra il nord est della Grecia, sud della Bulgaria e nord ovest della Turchia) e immediatamente dopo dell’Arabia, rispettivamente tra gli anni 236/7 e 237/8.
Nel ruolo di legatus Augusti pro praetore provinciae Thraciae fu ricordato da tre frammentati milliari in lingua greca, rinvenuti tutti nel territorio dell’antica Serdica (od. Sofia, in Bulgaria). Seguendo un ordine cronologico di datazione degli stessi, tutti includibili comunque nell’intervallo tra il 235 e il 238, si può cominciare da quello rinvenuto in condizione più critica, dal testo difficilmente ricostruibile: [–|— ἡγεμο|[νεύ]οντος̣ [–] || τοῦ λαμ[προτάτου —| [Ἰ]ου̣λιαν̣ο[ῦ–ἡ] | Σ[ερ]δων πό[λις τὸ μίλιον] | ἀνέστ[ησεν]. (IGR I, 693).
Nell’attuale frazione di Gorna Banja, nove chilometri a sud-ovest dal centro di Sofia, fu scoperto un secondo milliario, che menziona gli imperatori vigenti e permette altresì una certa datazione: [ἀγ]αθ̣ῆι τύχηι | [τ]οῖ[ς κυ]ρ[ίο]ις Αὐτοκράτορσιν | Γ(αίῳ) Ἰουλίῳ Οὐ̣[ήρ]ῳ̣ Μ̣α̣ξιμείνῳ | [Σεβ(αστῷ) κ]α̣ὶ Γ(αίῳ) [Ἰ]ου[λ]ίῳ Οὐή[ρῳ Μαξί] ||[μῳ Κα]ί<σ>αρι [–|–], ἡγ[εμονεύ]|[οντος] το[ῦ λ]αμπροτάτου| [–]ΜΠ3ΟΝΙΟΥ [–|–] ἡ λαμπρο[τάτη] || [Σ]ερδ<ω>ν (πόλις). (IGR I, 691).
Ancora una volta fu l’intera cittadinanza di Serdica a tributare onore al proprio governatore.
Un terzo ed ultimo milliario conferma ulteriormente le letture precedenti e risulta anche più esplicativo, menzionando espressamente nomen e cognomen dell’interessato e riferendo la carica per esteso, fu recuperato nel villaggio di Dragoman, circa una quarantina di chilometri a nord ovest di Sofia: [ἀγαθῆι τύχηι]. | [τοῖς κυρίοις Αὐτοκρά]|[τορσιν Γ(αίῳ) Ἰουλίῳ Οὐήρῳ]| [Μαξιμίνῳ Σεβ(αστῷ) καὶ] | [Γ(αίῳ) Ἰουλίῳ Οὐήρῳ Μα]|ξίμῳ Καίσ̣[αρι, ἡγεμονεύ]|οντος τῆς Θρᾳ[κῶν ἐ]|παρχίας τοῦ λα̣[νπρο]|τάτου Σιμωνίο[υ Ἰουλι]|ανοῦ, ἡ λανπρο[τάτη] | Σερδιων {Σερδων} πόλις τ[ὸ μίλι]|ον ἀνέστησε[ν]. εὐτυχ[ῶς]. (IGR I, 692).
Le attestazioni che provengono dall’antica provincia di Arabia sono analoghe per tipologia e per contenuti; muta la lingua utilizzata, dal greco al latino.
Al ventiseiesimo miglio romano sulla strada che congiungeva Bostra (od. Buṣrā š-Šām, oggi in Siria) a Philadelpheia (od. Amman, in Giordania) si poteva leggere: Imp(eratori) Caesari | Gaio Iul[io | Max]imino, | [p]io felici Aug(usti), || [sub] Simoni[o | Iulian]o leg(atus) A[ug(usti) pr(o) pr(aetore)], | co(n)s(ule) des(ignato), | [a] Bost[ra | m(illia) p(assum)] | XXVI | κς’ (Germer-Durand, BCTH 1904, 27). La designazione a console si concretizzò nel conseguimento dell’onore nell’anno 238, quando fu nominato consul suffectus.
Quindici chilometri a sud dell’odierno sito archeologico di Petra, in Giordania, ovvero quasi trecento chilometri più a sud del precedente ritrovamento menzionato, si ripete l’attestazione, con precisazione anche dell’esecuzione di un intervento di fortificazione del percorso viario: [Imp(erator)] Caesar | [Caiu]s Iulius Ve[rus | Max]iminos {us}, pi[us | feli]x Aug(ustus) via[m || m]univit | [per Si]monium | [Iuli]anum leg(atum) | Aug(usti) pr(o) pr(aetore) –]. (Germer-Durand, BCTH 1904, 35). E di nuovo, sulla strada tra Petra e Gerasa (od. Jerash, in Giordania): Imp(erator) Caesar | Iulius Verus | Maximinus | pius felix Aug(ustus) || per | [Simonium] Iulian[um] | leg(atum) eius pr(o) pr(aetore).(CIL III, 14149.33).
Tornò, poco dopo, al governo dell’area basso danubiana, giacché sembra che fin dal 241 si trovasse in Dacia, per esattezza in un piccolo sito termale del villaggio di Ad Mediam (od. Mehadia, in Romania) fu scoperto un altare votivo per Ercole, con dedica apposta dallo stesso Simonius Iulianus: Herculi sanc|to Simonius | Iulianus v(ir) c(larissimus) | praeses Da|ciarum. (CIL III, 1573)4.
La carriera culminò non tanto nel proconsolato, come abbastanza frequentemente accadeva, quanto piuttosto nella prefettura della capitale imperiale; probabilmente tra il 245 e il 2475 fu scelto come praefectus Urbi e ben tre attestazioni documentano il conseguimento della carica: il frammento di una fistula plumbea rinvenuto presso Villa Ludovisi a Roma, dove forse si potrebbe collocare l’ultima abitazione di Simonius Iulianus (CIL XV/2, 7528: Semoni Iuliani | pr(a)e(fecti) Urb(is) c(larissimi) v(iri)), un’epigrafe commemorativa posta forse da un discepolo del senatore (CIL VI, 38271: D(is) M(anibus) | Simoni | Iuliani | pr(aefecti) alum(nus) | pos<i>tus | no(mine) Cyr(i)acos | si qui mover(it) | py(—) feret) e infine un meraviglioso vaso bronzeo, utilizzato probabilmente come indicatore di una precisa unità di misura, scoperto a Roma e oggi conservato presso il museo Etrusco di Firenze (ILS II/2, 8627: mensurae ad exemplum | earum quae in Capitolio sunt | auctore sanctissimo Aug(usto) n(ostro) | [—] nobilissimo Caes(are) || per regiones missae cura[nte] D. Simonio | Iuliano pra[efecto] urb(i), c(larissimo) v(iro)).
Un atto legislativo riguardante la condanna alla pena capitale o alla deportazione, emanato dall’imperatore Gordiano III (238-244) nel 239 e destinato a un praefectus Urbi dal nome Iulianus (CJ IX,6,6: Imp. Gordianus A. Iuliano […] (a. 239)) si ipotizzò che potesse interessare il senatore protagonista di questa scheda, tuttavia il cognomen non sembra a tutt’oggi sufficiente per l’attribuzione e anche la data di assunzione dell’incarico sarebbe troppo anteriore rispetto a quanto finora analizzato e sopra esposto6.
1 Cfr. M. Corbier, Les circonscriptions judiciaires de l’Italie de Marc-Aurèle à Aurélien, MEFRA 85 (1973), pp. 609-90; W. Eck, Die staatliche Organisation Italiens in der hohen Kaiserzeit, Monaco 1979, pp. 249-66.
2 Cfr. K. Dietz, Senatus contra principem. Untersuchungen zur senatorischen Opposition gegen Kaiser Maximinus Thrax. Prosopographische Einzeluntersuchungen, I Senatoren von 235 bis 238 n. Chr., Monaco 1980, p. 230.
3 Il nesso ΜΠ è forse esito erroneo di un raddoppiamento espressivo: ΜΜ, nel nomen Σιμονίος. Tale raddoppiamento è abbastanza frequente anche nel latino classico e soprattutto nel latino e nel greco tardo.
4 Per la datazione di questa epigrafe e il governatorato di Simonius Iulianus in Dacia vedasi I. Piso, La place de la Dacie dans le carrieres senatoriales, in EOS (I), Tituli I, Roma 1982, p. 385, Id., Fasti provinciae Daciae, I, Die senatorischen Amtsträger, Bonn 1993, pp. 203-7, n. 46.
5 Manca unanimità di pareri riguardo alla datazione di assunzione di tale qualifica, secondo alcuni posticipabile persino a qualche anno prima del 254, tuttavia la maggioranza degli studiosi associa l’assunzione della prefettura dell’Urbe di Simonius Iulianus all’impero di Filippo l’Arabo (244-249) – cfr. G. Barbieri, Op. cit.
6 Cfr. M. Peachin, Prosopographical Notes from the Law Codes, “ZPE” 84 (1990), pp. 107 s.
Index nominum – Index rerum sacrarum – Index geographicus – Index rerum notabilium
Index nominum
Augustus | ILS II/2, 8627; |
Caesar | Ivi; |
Cyriacos | CIL VI, 38271; |
Gordianus Imperator | CJ IX,6,6; |
Caius Iulius Verus Maximinus (Imperator Caesar pius felix Augustus) / Γάιος Ἰούλιος Οὐῆρος Μαξιμ(ε)ίνος (Αὐτοκράτωρ Σεβαστός) | Germer-Durand, BCTH 1904, 27, 35; CIL III, 14149.33; IGR I, 691/2; |
Γάιος Ἰούλιος Οὐῆρος Μάξιμος (Καῖσαρ) | IGR I, 691/2; |
(Decimus) Simonius (Proculus) Iulianus (Semonius Iulianus/Iulianus) / Σιμονίος Ἰουλιανός ([–]ΜΠΟΝΙΟΥ*) | CIL III, 1573, 14149.33, VI, 1520, 38271, XV/2, 7528; ILS II/2, 8627; IGR I, 691-3; Germer-Durand, BCTH 1904, 27, 35; CJ IX,6,6. |
* Per la sezione del nomen riportato in lingua greca vedasi supra, n. 10.
Index geographicus
Arabia | CIL VI, 1520; |
Bostra | Germer-Durand, BCTH 1904, 27; |
Capitolium | ILS II/2, 8627; |
Daciae | CIL III, 1573, VI, 1520; |
Σέρδων πόλις | IGR I, 691-3; |
Syria Coele | CIL VI, 1520; |
Thracia (τῆς Θρᾳκῶν ἐπαρχία ) | CIL VI, 1520; IGR I, 692; |
Transpadum | CIL VI, 1520. |
Index rerum notabilium
alumnus | CIL VI, 38271; |
clarissimus vir / λαμπρότατος | CIL III, 1573, XV/2, 7528; ILS II/2, 8627; IGR I, 691-3; |
consul designatus | Germer-Durand, BCTH 1904, 27; |
iuridicus | CIL VI, 1520; |
legatus Augusti pro praetore | Germer-Durand, BCTH 1904, 27, 35; CIL III, 14149.33; |
mensura | ILS II/2, 8627; |
μίλιον | IGR I, 693; |
praefectus Urbi | CIL XV/2, 7528; ILS II/2, 8627; |
praeses | CIL III, 1573; |
via | Germer-Durand, BCTH 1904, 35. |
Clemente 1994 = Guido Clemente, Cristianesimo e classi dirigenti, in S. Roda (a c. di), La parte migliore del genere umano: aristocrazie, potere e ideologia nell’Occidente tardoantico. Antologia di storia tardoantica, Torino 1994, pp. 59-78.
Corbier 1973 = Mireille Corbier, Les circonscriptions judiciaires de l’Italie de Marc-Aurèle à Aurélien, in Mélanges de l’École française de Rome. Antiquité 85 (1973), pp. 609-90.
Dietz 1980 = Karlheinz Dietz, Senatus contra principem. Untersuchungen zur senatorischen Opposition gegen Kaiser Maximinus Thrax. Prosopographische Einzeluntersuchungen, I Senatoren von 235 bis 238 n. Chr., Monaco 1980, p. 230.
Eck 1979 = Werner Eck, Die staatliche Organisation Italiens in der hohen Kaiserzeit, Monaco 1979, pp. 249-66.
Peachin 1990 = Michael Peachin, Prosopographical Notes from the Law Codes, in “Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik” 84 (1990), pp. 107 s.
Piso 1982 = Ioan Piso, La place de la Dacie dans le carrieres senatoriales, in AA. VV. Epigrafia e Ordine Senatorio (I), Tituli I, Roma 1982, p. 385.
Piso 1993 = Ioan Piso, Fasti provinciae Daciae, I, Die senatorischen Amtsträger, Bonn 1993, pp. 203-7, n. 46.
Syme 1971 = Ronald Syme, Emperors and biography: studies in the Historia Augusta, Oxford 1971, p. 197.