Più volte nelle Res Gestae, Ammianus sottolineò l’atteggiamento eccessivamente sospettoso dell’imperatore Costanzo II, causa di processi e condanne ingiusti; ciò che lo storiografo volle enfatizzare più di altro fu la malleabilità di quest’imperatore, ritratto in più occasioni come un uomo circondato da cattivi consiglieri di cui si fidò incondizionatamente.
Proprio in una breve cornice nella narrazione, dedicata a quest’aspetto, Ammianus introdusse due funzionari fra i più vicini all’imperatore; ne precisò l’origine, l’incarico e non lesinò soprannomi e relative spiegazioni tutt’altro che encomiastiche:
Vehementius hinc et deinde Constantius, quasi praescriptum fatorum ordinem convulsurus, recluso pectore patebat insidiantibus multis. […] rei publicae membra totius per incidentia mala vexantes. Inter quos facile Paulus et Mercurius eminebant: hic origine Persa, ille natus in Dacia: notarius ille, hic a ministro triclinii rationalis. […] Mercurius vero somniorum appellatus est comes, quod ut clam mordax canis interna saevitia summissius agitans caudam, epulis coetibusque se crebris inserens, si per quietem quisquam, ubi fusius natura vagatur, vidisse aliquid amico narrasset, id venenatis artibus coloratum in peius, patulis imperatoris auribus infundebat […] (Amm. XV 3,3-5).
M., sulla base di quanto sopra riportato, fu dunque di origine persiana, forse uno schiavo venduto a mercanti romani che dopo essere riuscito ad entrare a corte percorse una rapida carriera; divenne ufficiale del Palazzo imperiale (minister triclinii) e tesoriere all’interno dello stesso (rationalis). Alle cariche si accompagnò però un appellativo, pare, poco lusinghiero: somniorum comes, giacché egli operò principalmente come spia per il regnante, si intrufolò in banchetti e ricevimenti e qualora qualcuno raccontasse i propri sogni, da essi avrebbe ricavato argomenti modificati ad uopo per insinuare ulteriori sospetti nelle orecchie di Costanzo II, pronto ad ascoltarli1.
1 Sono ritornati sul soprannome di Mercurius i pochi studiosi che si interessarono al tesoriere, cfr. B.J. Kidd, A History of the Church, II. A.D. 313-408, Oxford 1922, 70; Chr. Kelly, Ruling the later Roman Empire, Cambridge 2004, 220 s.
I processi immediatamente successivi alla condanna a morte del Cesare Gallo al termine dell’anno 354, in un clima di congiure e sconsiderate azioni giudiziarie secondo i racconti degli storiografi coevi, si svolsero tutti nella sede imperiale in Transpadana, dove Costanzo II era costretto a rimanere a fronte di una situazione sempre più critica nelle Galliae e nel territorio danubiano.
1 Per un recente sintetico studio sullo stile e quindi anche sull’articolazione cronologica interna delle Res Gestae rimando a Mazzoli, Piani della memoria, 61-74.
Index nominum – Index geographicus – Index rerum notabilium
Index geographicus
Dacia | Amm. XV 3,4; |
Mediolanum | Id. XV 3,1; |
Persa (< Persia) | Id. XV 3,4. |
Kidd 1922 = Beresford James Kidd, A History of the Church, II. A.D. 313-408, Oxford 1922, 70.