Si ritiene possibile che si tratti di un medico civile3, aggregato all’esercito allo scopo precipuo di portare soccorso sanitario durante le campagne militari della legione, istituita dall’imperatore Marco Aurelio nel 165 per intervenire in una prima fase in Germania a contrasto dell’avanzata marcomannica e in seguito al fianco dell’imperatore Settimio Severo, marciando su Roma nel 193 e combattendo per lui nelle spedizioni contro i Parti4.
Esistevano diversi gradi dei medici nell’esercito, si è ipotizzato che Caelius Arrianus fosse un principalis 5, qualifica usata nell’epigrafia e espressa invece con il termine immunis nelle fonti scritte, ovvero un medico esente dai normali servizi militari (munera) che, per le sue responsabilità extra, riceveva tuttavia un compenso maggiorato, addirittura una volta e mezzo o due volte lo stipendium base6.
La testimonianza che situa con certezza Caelius Arrianus in Brixia è l’epitaffio posto sulla sua sepoltura dalla moglie, Scribonia Faustina 7. Si ritiene che Caelius Arrianus dopo aver prestato il servizio come medicus legionis sia rientrato infine in Brixia, si sia sposato e, come documenta l’iscrizione, sia morto nel suo cinquantesimo anno.
Il monumento funerario, consistente in un’ara in pietra calcarea ben conservata, è stato trovato a Botticino, in provincia di Brescia. L’iscrizione, datata tra la fine del secolo II e gli inizi del secolo III8, riporta la seguente memoria: D(is) M(anibus) | L(uci) Caeli Arriani, | medico legionis | (secundae) Italic(ae), qui vix(it) ann(os) | (quadraginta novem), menses (septem), | Scribonia Faustina | coniugi karissimo. (InscrIt X.5/1, 156).
1 Cfr. F. Boscolo, I farmacisti bresciani in età romana, in Atti e memorie dell’Ateneo di Treviso n.s. 23 (a.a. 2005/6), p. 66. Lo studioso segnala due casi: Lucius Caelius Arrianus e lo schiavo Thiophiles (CIL V, 4510; InscrIt X.5/1, 306).
2 Si trova preciso riferimento alla professione di medico e in particolare di medicus legionis in R.W. Davies, The Medici of the Roman Armed Forces, “Epigr.Stud.” 8 (1969), pp. 83-95; J.C. Wilmanns, Der Sanitätsdienst im Römischen Reich: eine sozialgeschichtliche Studie zum römischen Militärsanitätswesen nebst einer Prosopographie des Sanitätspersonals, Hildesheim 1995, pp. 125-32; A. Buonopane, Ceti medi e professioni: il caso dei medici, in A. Sartori, A. Valvo (a c. di), Ceti medi in Cisalpina: atti del colloquio internazionale: 14-16 settembre 2000, Milano 2002, p. 83.
3 Cfr. G.L. Gregori, Brescia Romana II, pp. 177, 247.
4 RE XII/2, s.v. Legio. XXVII leg. II Italica, coll. 1468-75 (E. Ritterling).
5 Cfr. G. Winkler, Legio II Italica. Geschichte und Denkmäler, in Archäologie und Landeskunde. Beiträge zur Tagung im Lizner Schlossmuseum 26-28 April 2007, Linz 2007, p. 131.
6 Cfr. R.W. Davies, The Medici of the Roman Armed Forces, “Epigr.Stud.” 8 (1969), p. 84.
7 G.L. Gregori, Brescia Romana I, p. 167, A 255,001, 0156, II, p. 247: lo studioso ricorda che il gentilizio della donna, pari a quello di Caelius Arrianus non è altrimenti attestato nel bresciano.
8 InscrIt X.5/1, 156 (Garzetti).
Index nominum – Index rerum notabilium
Index nominum
Lucius Caelius Arrianus | InscrIt X.5/1, 156; |
Scribonia Faustina | Ivi. |
Index notabilium
legio II Italica | InscrIt X.5/1, 156; |
medicus legionis | Ivi. |
Buonopane 2002 = Alfredo Buonopane, Ceti medi e professioni: il caso dei medici, in A. Sartori, A. Valvo (a c. di), Ceti medi in Cisalpina: atti del colloquio internazionale: 14-16 settembre 2000, Milano 2002, pp. 79-89.
Davies 1969 = Robert William Davies, The Medici of the Roman Armed Forces, in “Epigraphische Studien” 8 (1972), pp. 83-99.
Gregori 1999 ꞊ Gian Luca Gregori, Brescia romana. Ricerche di prosopografia e storia sociale. II. Analisi dei documenti, Roma 1999, pp. 115-8, 142, 234.
Wilmanns 1995 = Juliane C. Wilmanns, Der Sanitätsdienst im Römischen Reich: eine sozialgeschichtliche Studie zum römischen Militärsanitätswesen nebst einer Prosopographie des Sanitätspersonals, Hildesheim 1995.