Libertus
Secc. I/II
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CIL V, 8905.
In un’epigrafe rinvenuta a Comum (od. Como), in due frammenti lapidei scoperti nella cripta della basilica paleocristiana di San Carpoforo, prima cattedrale della diocesi di Como, che si ritiene sia stata edificata alla fine del secolo IV1, si può leggere: L(ucius) Barnaei f(ilius) Arsax | sibi et memoriae | Quinti Barnaei f(ilii) fratris | t(estamento) f(ieri) i(ussit) | faciendum curavit | P(ublius) Mestrius Priscus | in [[[fr(onte) 3]]] in [[[a(gro)3]]] (CIL V, 8905).
Dal documento epigrafico apprendiamo che Quintus è il fratello di Lucius Barnaei filius Arsax, si rimanda dunque alla scheda dello stesso per ogni altra informazione.
1 Per l’iscrizione vedasi S. Balestra, Iscrizioni romane, “Rivista archeologica della città e della provincia di Como” 4 (1873), p. 9. La dedicazione originaria della chiesa a S. Carpoforo richiama peraltro a una presenza orientale: Carpoforo, secondo la leggenda, sarebbe stato uno dei sei soldati romani della legione Tebea martirizzati durante l’impero di Massimiano, giustiziati a Como tra il 303 e il 305 (AA. VV., La Legione Tebea e il suo secolo (170-290), Milano 1895); F. Savio, La légende des saints Fidèle, Alexandre, Carpophore et autres martyrs, AB 21 (1902), pp. 29-39.
Dal documento epigrafico apprendiamo che Quintus è il fratello di Lucius Barnaei filius Arsax, si rimanda dunque alla scheda dello stesso per ogni altra informazione.
Index nominum – Index rerum notabilium
Index nominum
Lucius Barnaei filius Arsax | CIL V, 8905 |
Quintus Barnaei filius | Ivi |
Publius Mestrius Priscus | Ivi |
Index notabilium
Frater | CIL V, 8905 |
Memoria | Ivi |
testamentum | Ivi |
Boffo 2007 ꞊ Laura Boffo, Dal Vicino-Oriente all’Italia Settentrionale: persone e mestieri, in “Mélanges de l’Université Saint Joseph” 60 (2007), pp. 355-380.
Solin 1983 ꞊ Heikki Solin, Juden und Syrer in der römischen Welt, in Aufstieg und Niedergang der römischen Welt, II 29/2 (1983), pp. 590-789.