Proconsul provinciae Africae
Legatus Augusti pro praetore provinciae Ponti et Bithyniae
Praefectus alimentorum
Legatus Augusti pro praetore Germaniae Dalmatiae Belgicae
Legatus legionis XXII Primigeniae
Legatus pro praetore provinciarum Africae et Achaiae
Decemvir stlitibus iudicandis
Patronus municipii Aelii Hadriani Augusti Bisicae Lucanae
Imperator Caesar Augustus (28 Mart.-1 Iun. 193)
Apprendiamo subito che Didius Iulianus ottenne la carica di imperatore dopo Pertinax, a sua volta successore di Commodo (181-192) per i primi tre mesi dell’anno 193.
Un formulario onomastico completo dell’uomo, inclusivo dell’indicazione della tribus di appartenenza, fu trasmesso da un’iscrizione onoraria rinvenuta per la prima volta presso Porta Flaminia a Roma; databile tra 189 e il 195 e descrittiva dell’intera carriera di Didius Iulianus: [M(arco) Didio M(arci) f(ilio) Ouf(entina) Sev]ero Iuliano | [co(n)s(uli) proco(n)s(uli) provinciae] Africae leg(ato) Aug(usti) | [pro praetore provinciae P]onti et Bithyniae | [praef(ecto) alim(entorum) leg(ato) Aug(usti) pr(o) pr(aetore) German]iae Dalmatiae Belgica[e] | [leg(ato) leg(ionis) XXII Primig(eniae) leg(ato) pr(o) pr(aetore) provinciaru]m Africae et Achaiae praetor[i] | [candidato aedili curuli? candidato quaes]tori consulum tribuno leg(ionis) | [— Xvir(o) stlitibus iud]icandis sodali Antoni[ni]ano | [Veriano Marciano optimo?] praesidi patrono | [municipium Aelium Hadrianum Au]g(ustum) Bisica Lucana ex Africa. (CIL VI, 1401).
Oltre ad apprendere anche il praenomen e il cognomen acquisito dal padre, Severus, veniamo dunque a conoscenza della sua appartenenza alla tribus Oufentina, attestata in area milanese e comasca.
Molte altre fonti scritte del resto confermano la testimonianza epigrafica riguardo all’origine da Mediolanum (od. Milano), infatti si può leggere nell’epitome a Dione: κὰν τούτῳ Ἰουλιανὸς ὁ Δίδιος, χρηματιστής τε ἄπληστος καὶ ἀναλωτὴς ἀσελγής, νεωτέρων τε ἀεὶ πραγμάτων ἐπιθυμῶν, διὸ καὶ πρὸς τοῦ Κομμόδου ἐς τὴν ἑαυτοῦ πατρίδα τὸ Μεδιόλανον ἐξελήλατο (Dio Cass. 74, 11,2), e parimenti nel libello sulle vite imperiali tratto dall’opera dello storico di IV secolo Aurelius Victor: Didius Iulianus, ortu Mediolanensis, imperavit mensibus septem (Epit. de Caes. 19,1).
Proprio nell’odierno capoluogo lombardo fu scoperta una stele in marmo, in Corso Venezia, oggi non più reperibile, recante un’epigrafe sepolcrale a sostegno della genealogia familiare illustrata nella Vita riferita dagli Scriptores Historiae Augustae: Q(uintus) Petronius Q(uinti) [f(ilius)] | Severus sibi [e]t | Q(uinto) Petronio Severo fil(io) | Q(uinto) Petron(io) C(ai) f(ilio) patri Pe[t]roniae | Verae soro[r]i | P(ublio) Petronio L(uci) f(ilio) [— et? —]|(mulieris) [lib(erto)?] | provinciali VIvi[ro] | Didiae Iucundae Metilia[e—] | uxorib(us) et Petroniae Eu[—] | [—]lio Ianuario et [—] | bene de se [mer(entibus)] (AÉ 1911, 181)1.
I personaggi principali cui si riferisce sarebbero il nonno del futuro imperatore, che ebbe nome Quintus Petronius Severus, omonimo del padre, e la nonna Didia 2 Iucunda Metilia.
Di difficile determinazione l’identificazione e la determinazione del grado di parentela dei due Salvius Iulianus menzionati nell’opera degli SHA. Vita Didii 1,2: in un caso proavus e nell’altro avunculus, ovvero bisavolo e zio materno. Uno dei due potrebbe corrispondere al giurista del secolo II, originario di Hadrumetum (sito presso l’attuale Sousse, in Tunisia): Lucius Octavius Cornelius Publius Salvius Iulianus Aemilianus 3.
Se prestiamo fede a quanto riportato in SHA. Vita Didii 1,2 la madre di Didius Iulianus sarebbe nativa dello stesso luogo e l’ipotesi assumerebbe dunque maggiore valore4. Peraltro anche Aurelius Victor e lo storico coevo, Eutropius, accennano alla parentela di Didius Iulianus con il giurista: Huic successit Pertinax […] Octogesimo die imperii praetorianorum militum seditione et Iuliani scelere occisus est. Post eum Salvius (Didius in Aur. Vict. Liber de Caes. 19) Iulianus rem publicam invasit, vir nobilis et iure peritissimus, nepos Salvii Iuliani qui sub divo Hadriano perpetuum composuit edictum (Eutr. Brev. VIII,16-17).
L’epigrafe romana citata inizialmente a riassunto del cursus honorum di Didius Iulianus ricorda alcuni titoli che legano il personaggio a un contesto africano, rivelatore di possibili protezioni e interessi familiari: proconsul provinciae Africae, legatus pro praetore provinciarum Africae et Achaiae, patronus municipium Aelium Hadrianum Augustum Bisica Lucana. Furono gli abitanti di Bisica Lucana (od. Henchir-Bichga, in Tunisia) nell’Africa proconsularis a loro spese a far erigere l’iscrizione onoraria romana ed è possibile ricordarne almeno un’altra proveniente dallo stesso territorio, celebrativa in realtà del noto giurista individuato come suo possibile parente, ma che si concluderebbe con menzione anche di Didius Iulianus in qualità di suo legatus.
Su una lastra in pietra di secolo II, rinvenuta a Thuburbo Maius (od. Khasbat, in Tunisia) si legge infatti: Io[vi] O[pti]mo [M]a[xi]mo Iun[o]ni R[e]ginae Minervae A[ug(ustae)] s[a]c(rum) | [p]ro [salute Imp(eratoris) Caes(aris) M(arci) Au]r[eli Ant]onin[i Au]g(usti) Armeniaci Medici Parthici maxim[i p]ont(ificis) m[a]x(imi) tri[b(unicia)] pot(estate) XX[I]II [imp(eratoris) V c]o(n)[s(ulis) III p(atris) p(atriae)] | [et L(uci)] Aurel[i] Ve[ri] [Au]g(usti) A[r]men[iaci Medici Pa]rthici maximi trib(unicia) pot(estate) V[IIII] imp(eratoris) V co(n)s(ulis) I[II p(atris) p(atriae) d]ivi Ant[o]nini [Pii fi]l[ior]um // [di]v[i] Hadriani nepotum divi Tr[aiani Par]th[i]ci [pr]onepotu[m] divi Nervae ab nepotum libe[roru]mq(ue) et dom[us eorum] | [Ca]p[i]toli[um] [—]V[—]tum I[— faciendum? curaveru]nt(?) [p]ublico sumptu fisci C[—]LSIT municipium [Aelium] | Hadrianu[m Aug(ustum) Thu]/b(urbo) maius p(ecunia) p(ublica) p[erfecit dedicant]e L(ucio) Octavio Cornelio Salvio Iuliano Aemilia[no pro]co(n)s(ule) [[[cum M(arco) Didio Iuliano leg(ato)? s(uo)?]]]. (AÉ 1914, 0055).
Il proconsolato in Africa fu probabilmente l’ultimo incarico significativo svolto, prima di ricoprire per brevissimo tempo la massima dignità imperiale; fu proconsole nel 1905. La carriera, nonostante il ritratto biografico per nulla lusinghiero proposto dalle fonti scritte che hanno descritto i concitati momenti precedenti l’ascesa all’imperium (Dio Cass. 74, 11,2-13, 17,4.5; Herod. 2,6,7; Zos. 1,7,2), cominciò quasi un decennio prima del ruolo proconsolare. Al 175 si può datare il consolato suffetto, oltre che nelle iscrizioni già ricordate attestato anche in Frgg. Vat. 203 dove Didius Iulianus è registrato come console insieme a Pertinax.
Tornando a un’analisi dell’iscrizione scoperta a Roma apprendiamo del suo ruolo prima di governatore di rango pretorio della Gallia Belgica e, dopo il consolato, di nuovo legatus Augusti, ma di province consolari quanto la Germania inferior e la Dalmatia.
Il primo mandato si svolse quasi certamente tra il 170 e il 175, il biografo della Vita Didii sembra scrivere un’agiografia in merito: Belgicam sanctae ac diu rexit (SHA Vita Didii 1,7); negli stessi anni e nello stesso contesto resse il comando della legio XXII Primigenia, acquartierata a Mogontiacum (od. Monaco, in Germania), con lo scopo di fronteggiare le popolazioni germaniche dei Catti e dei Cauci (SHA Vita Didii 1,7: Ibi Chaucis, Germaniae populis qui Albim fluvium adcolebant, erumpentibus restitit tumultuariis auxiliis provincialium. Ob quae consulatum meruit testimonio imperatoris. Chattos etiam debellavit).
Tra il 176 e il 180 si spostò in Dalmatia, per essere poi richiamato per emergenza militare sulla frontiera del Reno, nei primi anni dell’impero di Commodo (181-192).
La Germania era divisa in due province, sulla base dei principali luoghi di rinvenimento delle epigrafi che lo ricordano e ancora una volta per affermazione nella Vita Didii (1,9: post Germaniam inferiorem rexit), sappiamo che Didius Iulianus governò la Germania inferior .
Nella piazza del Parlamento dell’odierna città di Colonia, antica Colonia Claudia Ara Agrippinensium, fu trovata una grande tavola in pietra inserita in un antico edificio romano della città, oggi preservata presso il locale museo romano-germanico. L’iscrizione celebra la ricostruzione del pretorio grazie all’evergetismo imperiale, in seguito a un incendio, e menziona il governatorato di Didius Iulianus: Imp(erator) Caesar [M(arcus) Aurelius Com]|modus Anton[inus Aug(ustus) Pius Sar(maticus)] | [Ge]rman(icus) maxim[us Brittanicus?] | [praetor(ium?) in]cen[dio consumpt(um)] | [—]M M[— portic]u | [sumpt?]u f[i]sci res[tituit sub Di]dio | [Iuli]ano le[g(ato) Aug(usti) pr(o) pr(aetore)] (CIL XIII, 8260).
La precisa indicazione dei cognomina ex virtute dell’imperatore Commodo permise la datazione del manufatto al 184/185.
Il significativo incarico militare di Didius Iulianus in questi territori, tra il 180 e il 185, è attestato anche da numerosi bolli repertati negli acquartieramenti militari, rispettivamente rinvenuti negli attuali siti olandesi di Nimega (CIL XIII Suppl., 12521,39.40), Voorburg (CIL XIII Suppl., 12515,8, 12523,19), Utrecht (AÉ 1935, 139), Hellendoorn (AÉ 1903, 0080), Alphen-Rijn (AÉ 2000, 1025d), di nuovo in Colonia (AÉ 2003, 1220e) e Düsseldorf (AÉ 2007, 01027b). Tutte riportano il sigillo: sub Didio Iuliano consulari.
Gli onori militari e il prestigio riconosciutogli per l’appartenenza al ceto equestre permisero un’ascesa economica e sociale a Didius Iulianus, comprensiva di tutte le dignità più influenti in una carriera senatoria. Prima di divenire proconsul provinciae Africae e di acquisire il titolo di imperatore nel marzo del 193, secondo la modalità efficacemente illustrata fra gli altri dallo storico Ammiano Marcellino: qui ut praetoriani quondam post Pertinacis necem licitantem imperii praemia Iulianum susceperant (Amm. XVI 6,14), Didius Iulianus affrontò l’arduo incarico di governatore della provincia di Pontus et Bithynia.
1 Per analisi dell’epigrafe vedasi A. Calderini, Silloge delle iscrizioni latine della raccolta milanese, Milano 1946, n. 50, p. 64. La datazione dell’iscrizione è in via ipotetica ascrivibile a un intervallo cronologico tra il 50 e il 150 secondo i più recenti studi, benché per i caratteri dell’epigrafe Calderini propenda per una datazione al secolo I.
2 Il gentilizio Didius è molto frequente in area reatina, è probabile che Didia Iucunda Metilia fosse originaria di quella zona – cfr. A.M. Reggiani Massarini, M.C. Spadoni Cerroni, Reate, vol. I, Pisa 1992, p. 89.
3 PIR² VII S 136, pp. 44-8.
4 L’intera questione, sia riguardo all’origine della madre sia in merito alla parentela con il giurista, è stata approfondita in numerosi contributi, vedasi soprattutto T.D. Barnes, A Senator from Hadrumetum, and three others, in BHAC 1968/69, Bonn 1970, pp. 45-58; H.G. Pflaum, Les personnages nommément cités par la Vita Didii Iuliani de l’Histoire Auguste, in BHAC 1971, Bonn 1974, pp. 139-56.
5 Cfr. P.M.M. Leunissen, Konsuln und Konsulare in der Zeit von Commodus bis Severus Alexander (180-235 n. Chr.): Prosopographische Untersuchungen zur senatorischen Elite im Römischen Kaiserreich, Amsterdam 1989, p. 260.
Dopo il 182, probabilmente mentre si trovava ancora alla testa delle milizie sul fronte renano, Didius Iulianus si fece coinvolgere in una congiura contro l’imperatore Commodo, ordita da alcuni gruppi di potere del Senato1. Cassio Dione scrisse che διὸ καὶ πρὸς τοῦ Κομμόδου ἐς τὴν ἑαυτοῦ πατρίδα τὸ Μεδιόλανον ἐξελήλατο (Dio Cass. 74, 11,2), ovvero la punizione fu un temporaneo esilio a Mediolanum, accompagnato dal ritiro dalla vita pubblica. Tuttavia, poco dopo, come testimoniato dall’epigrafe citata e come ricordato anche in SHA Vita Didii 2,2: […] Didius liberatus est accusatore damnato. Absolutus iterum ad regendam provinciam missus est. Bithyniam deinde rexit, sed non ea fama qua ceteras.
Tra il 185 e il 189 fu inviato dunque in Bithynia, tuttavia se da un lato potrebbe sembrare un riconoscimento dell’esperienza maturata come governatore in settori strategici importanti, come le province di Gallia Belgica, Dalmatia e Germania inferior 2, dall’altro non si può escludere che si trattasse di un sottile espediente punitivo maturato dall’imperatore, come ulteriore espressione di un esilio e in ogni caso allontanamento dalla diretta partecipazione alla vita politica imperiale.
L’allusione finale con cui si conclude il brano citato dalla SHA Vita Didii 2,2, sed non ea fama qua ceteras, appare un’espressione vaga, ma che lascia trapelare comunque un’attestazione quanto meno di anonimato nell’operato di Didius Iulianus nel territorio bitinico. Nessuna iscrizione proveniente da tale provincia o dagli immediati dintorni ci è pervenuta in merito al legatus Augusti pro praetore provinciae Ponti et Bithyniae Didius Iulianus.
L’assunzione del potere imperiale assoluto per tre mesi, nell’anno 193, avvenne soltanto in virtù delle sue notevoli disponibilità economiche, secondo le testimonianze scritte in nostro possesso; tuttavia oltre ad essere un’esperienza che si concluse in breve tempo, forse ebbe persino un epilogo tragico, secondo l’Historia Imperatorum, una cronaca di epoca medio-bizantina (I, 3110). Di certo nulla fu più tramandato riguardo a M.D.S. Iulianus dopo quel trimestre.
1 Cfr. analisi avanzata nel contributo di O. Hekster, Commodus: An Emperor at the Crossroads, Amsterdam 2002, pp. 54 s.
2 Cfr. B. Rémy, Les carrières sénatoriales dans le provinces romaines d’Anatolie au haut-empire (31 av. J.C.-284 ap. J.C.) (Pont-Bithynie, Galatie, Cappadoce, Lycie-Pamphylie et Cilicie), Istanbul, Parigi 1989, pp. 102-4.
Index nominum – Index rerum sacrarum – Index geographicus – Index rerum notabilium
Index nominum
Adiabeni | Eutr. Brev. VIII, 18; |
Arabs | Ivi; |
Marcus Aurelius Antoninus Augustus (imp) | AÉ 1914, 0055; |
Antoninus Augustus Pius (imp) | Ivi; |
Lucius Aurelius Verus Augustus (imp) | Ivi; |
Chatti | SHA Vita Didii 1,7 |
Chauci | Ivi; |
Clara Aemilia | SHA Vita Didii 1,2; |
Clodius Albinus | Eutr. Brev. VIII, 18; |
Commodus/ Κόμμοδος | Dio Cass. 74, 11,2-13, 17,4.5; Herod. 2,6,7; SHA Vita Didii 1-2; |
Marcus Aurelius Commodus Augustus Antoninus Pius (imp) | CIL XIII, 8260; |
Constantinus (imp) | Amm. XVI 6,14; |
Didia Iucunda Metilia | AÉ 1911, 181; |
Marcus Didius Severus Iulianus (imp) | CIL VI, 1401; |
Didius (Salvius) Iulianus | Aur. Vict. Liber de Caes. 19 (Epit. de Caes. 19,1); |
Didius Iulianus/Δίδιος Ἰουλιανός (Iulianus/ Ἰουλιανός) | Amm. XVI 6,14; Dio Cass. 74, 11,2-13, 17,4.5; Eutr. Brev. VIII,16-18; Frgg. Vat. 203; Herod. 2,6,7; SHA Vita Didii 1-2; Zos. 1,7,2; CIL XIII, 8260; AÉ 1903, 0080; AÉ 1914, 0055; AÉ 1935, 139; AÉ 2000, 1025d; AÉ 2003, 1220e; AÉ 2007, 01027b; |
Didius Proculus | SHA Vita Didii 1,2; |
Petronius Didius Severus | Ivi; |
Domitia Lucilla | SHA Vita Didii 1,3; |
Hadrianus (divus) | Eutr. Brev. VIII, 17; AÉ 1914, 0055; |
Nerva (divus) | AÉ 1914, 0055; |
Nummius Albinus | SHA Vita Didii 1,2; |
Oufentina (tribus) | CIL VI, 1401; |
Parthi | Eutr. Brev. VIII, 18; |
Pertinax (imp)/ Περτίναξ | Amm. XVI 6,14; Aur. Vict. Liber de Caes. 19; Dio Cass. 74, 11,2-13, 17,4.5; Eutr. Brev. VIII,16.18; Frgg. Vat. 203; Herod. 2,6,7; |
Pescennius Niger/ Νίγρος Πεσκέννιος | Dio Cass. 74, 13,5; Eutr. Brev. VIII, 18; Herod. 2,6,7; |
Quintus Petronius Severus | AÉ 1911, 181; |
Petronia Vera | Ivi; |
Procopius | Amm. XVI 6,14; |
Publius Florianus | SHA Vita Didii 2,5; |
Publius Petronius | AÉ 1911, 181; |
Salvius Iulianus (proavus Didii Iulianii) | Eutr. Brev. VIII, 17; SHA Vita Didii 1; |
Salvius Iulianus (avunculus Didii Iulianii) | SHA Vita Didii 1; |
Lucius Octavius Cornelius Salvius Iulianus Aemilianus | AÉ 1914, 0055; |
Septimius Severus (imp.)/ Σευῆρος | Aur. Vict. Liber de Caes. 19; Epit. de Caes. 19,1; Dio Cass. 74, 17,4; Eutr. Brev. VIII, 17.18; |
Severus Clarissimus | SHA Vita Didii 2,1; |
Sulpicianus / Φλάουιος Σουλπικιανός | Dio Cass. 74, 11,2-13, 17,4.5; Herod. 2,6,7; SHA Vita Didii 2,7; |
Traianus (divus) | AÉ 1914, 0055; |
Vectius Aper | SHA Vita Didii 2,5; |
Verianus Marcianus | CIL VI, 1401. |
Index rerum sacrarum
Capitolium | AÉ 1914, 0055; |
Iuppiter Optimus Maximus | Ivi; |
Iuno Regina Minerva Augusta | Ivi. |
Index geographicus
Achaia | CIL VI, 1401; |
Adiabenicus (Adiabena) | Eutr. Brev. VIII, 18; |
Aegyptus | Ivi; |
Ἀθήναιον (Ῥώμη) | Dio Cass. 74, 17,4; |
Africa | Eutr. Brev. VIII, 18; SHA Vita Didii 2,3; CIL VI, 1401; |
Albis fluvius | SHA Vita Didii 1,7; |
Anastasianae balneae (Constantinopolis) | Amm. XVI 6,14; |
Arabicus (Arabia) | Eutr. Brev. VIII, 18 |
Armeniacus (Armenia) | AÉ 1914, 0055; |
Bisica Lucana municipium | CIL VI, 1401; |
Bithynia / Pontus et Bithynia/ Sarmaticus | SHA Vita Didii 2,2; CIL VI, 1401; CIL XIII, 8260; |
Britannicus (Britannia) | CIL XIII, 8260; |
Cyzicus | Eutr. Brev. VIII, 18 |
Dalmatia | SHA Vita Didii 1,9; CIL VI, 1401; |
Gallia (Belgicam) | SHA Vita Didii 1,7; CIL VI, 1401; |
Germania (inferior)/Germanicus | SHA Vita Didii 1,6.7, 2,1; CIL VI, 1401; CIL XIII, 8260; |
Hadrumetina colonia | SHA Vita Didii 1,2; |
Insuber (Insubria) | Ivi; |
Italia | SHA Vita Didii 2,1; |
Leptis oppidum | Aur. Vict. Liber de Caes. 19; Eutr. Brev. VIII, 17; |
Lugdunum | Eutr. Brev. VIII, 18; |
Medicus (Parthia) | AÉ 1914, 0055; |
Mediolanensis (Mediolanum) | SHA Vita Didii 1,2; |
Μεδιόλανον | Dio Cass. 74, 11,2; |
Milvius pons | Eutr. Brev. VIII, 18 |
Parthicus (Parthia) | Eutr. Brev. VIII, 18; AÉ 1914, 0055; |
Roma/ Ῥώμη | Aur. Vict. Liber de Caes. 19; Dio Cass. 74, 11,3; Zos. 1,7,2; |
Romanus orbis | Eutr. Brev. VIII, 18; |
Syria / Συρία | Aur. Vict. Liber de Caes. 19; Dio Cass. 74, 13,5; Eutr. Brev. VIII, 18; |
Tripolitana provincia | Eutr. Brev. VIII, 18. |
Index notabilium
avunculus/ avus | SHA Vita Didii 1,2; |
βουλευτήριον | Dio Cass. 74, 12,4; |
candidatus aedili curuli | CIL VI, 1401; |
candidatus quaestori | Ivi; |
consul/ consularis/ consulatus/ ανὴρ τῶν ὑπατευκότων | Herod. 2,6,7; SHA Vita Didii 1,1.8, 2,3; CIL VI, 1401; AÉ 1914, 0055; AÉ 1935, 139; AÉ 2000, 1025d; AÉ 2003, 1220e; AÉ 2007, 01027b; |
senatus consultum | Eutr. Brev. VIII, 16; |
decemvir stlitibus iudicandis | CIL VI, 1401; |
δραχμή | Dio Cass. 74, 11,4; |
edictum perpetuum | Aur. Vict. Liber de Caes. 19; Eutr. Brev. VIII, 17; |
familia | Aur. Vict. Liber de Caes. 19; |
filia | SHA Vita Didii 2,3; |
fiscus publicus | AÉ 1914, 0055; |
frater | SHA Vita Didii 1,2; |
imperator/Caesar/ αὐτοκράτωρ | Aur. Vict. Liber de Caes. 19; Dio Cass. 74, 11,3.6, 17,4; Eutr. Brev. VIII, 17,18.4; AÉ 1914, 0055; |
imperium/ βασίλειος | Amm. XVI 6,14; Aur. Vict. Liber de Caes. 19; Eutr. Brev. VIII, 16,18; Zos. 1,7,2; |
iuris consultus | SHA Vita Didii 1,1; |
ius (Romana) | Aur. Vict. Liber de Caes. 19; Eutr. Brev. VIII, 17; |
legatus Augusti pro praetore | CIL VI, 1401; CIL XIII, 8260; |
legio vicensima secunda Primigenia | SHA Vita Didii 1,6; |
libertus | AÉ 1911, 181; |
mater | SHA Vita Didii 1,2; |
mulier/ uxor/ γυνή | AÉ 1911, 181; Zos. 1,7,2; |
nepos/pronepos | Aur. Vict. Liber de Caes. 19; AÉ 1914, 0055; |
pater | SHA Vita Didii 1,2; |
πατρίς/ patris patriae | Dio Cass. 74, 11,2; AÉ 1914, 0055; |
patronus | CIL VI, 1401; |
pecunia publica | AÉ 1914, 0055; |
praefectura urbi/ praefectus urbi/ πολίαρχος | Eutr. Brev. VIII, 16; Herod. 2,6,7; SHA Vita Didii 1,1; |
praefectus alimentorum | CIL VI, 1401; |
praemia/ χρῆμα | Amm. XVI 6,14; Dio Cass. 74, 11,4; Zos. 1,7,2; |
praeses | Aur. Vict. Liber de Caes. 19; CIL VI, 1401; |
praetor | CIL VI, 1401; SHA Vita Didii 1,5; |
praetoriani milites / miles/ στρατιῶται | Amm. XVI 6,14; Aur. Vict. Liber de Caes. 19; Dio Cass. 74, 17,4; Herod. 2,6,7; SHA Vita Didii 2,1; Zos. 1,7,2; |
praetorium | CIL XIII, 8260; |
proconsul/ proconsulatus | SHA Vita Didii 2,3; CIL VI, 1401; |
quaestor | SHA Vita Didii 1,4; |
sodales Antoniniani | CIL VI, 1401; |
soror | Amm. XVI 6,14; |
tribunus legionis/militaris | Eutr. Brev. VIII, 18,2; CIL VI, 1401. |
Calderini 1946 = Aristide Calderini, Silloge delle iscrizioni latine della raccolta milanese: appunti delle lezioni di antichità romane, Milano 1946.
Chausson 2000 = François Chausson, De Didius Julianus aux Nummii Albini, in “Mélanges de l’École française de Rome” 112 (2000), pp. 843-79.
Chausson, Rossignol 2010 = François Chausson, Benoît Rossignol, La carrière de Didius Julianus: Rhin et Belgique, in F. Chausson (a c. di), Occidents romains. Sénateurs, chevaliers, militaires, notables dans le provinces d’Occident (Espagnes, Gaules, Germanies, Bretagne), Parigi 2010, pp. 301-24.
Eck 1984 = Werner Eck, Niedergermanische Statthalter in Inschriften aus Köln und Nettersheim, in “Bonner Jahrbücher” 184 (1984), pp. 98-115.
Hekster 2002 = Olivier Hekster, Commodus: an emperor at the crossroads, Amsterdam 2002, pp. 54 s.
Leunissen 1989 = Paulus Martinus Maria Leunissen, Konsuln und Konsulare in der Zeit von Commodus bis Severus Alexander (180-235 n. Chr.): Prosopographische Untersuchungen zur senatorischen Elite im Römischen Kaiserreich, Amsterdam 1989, p. 260.
Pflaum 1974 = Hans Georg Pflaum, Les personnages nommément cités par la Vita Didii Iuliani de l’Histoire Auguste, in “Bonner Historia Augusta Colloquium 1971”, (1974), pp. 139-56.
Reggiani Massarini, Spadoni Cerroni 1992 = Anna Maria Reggiani Massarini, Maria Carla Spadoni Cerroni, Reate, vol. I, Pisa 1992, p. 89.
Rémy 1989 = Bernard Rémy, Les carrières sénatoriales dans le provinces romaines d’Anatolie au haut-empire (31 av. J.C.-284 ap. J.C.) (Pont-Bithynie, Galatie, Cappadoce, Lycie-Pamphylie et Cilicie), Istanbul-Parigi 1989, pp. 102-4.