Patronus centuriarum XII collegi aerariorum coloniae
Argentarius
Il patrono di una di queste associazioni pare che fosse un personaggio di spicco, proveniente dal mondo greco e dotato di notevoli disponibilità economiche, come attesta un’erma in marmo che ospita l’epigrafe seguente: Gen(io) et [H]on(ori) | P(ubli) Tutili | Callifontis | VIvir(i) sen(ioris) | patr(oni) (centuriarum) XII coll(egi) | aerar(iorum) c(oloniae) A(eliae) A(ugustae) M(ediolanensis) | neg(otiatoris) stip(is) arg(entariae) | splendid(issimi) et | Iun(iae) Publiciae | C(ai) f(iliae) Pomponiai | TT. coniug(is) eius | et Iun(iae) Tutiliae | P(ubli) f(iliae) Pomponian(ae). | Constantii vivatis. | L(ucius) Romatius | Valerian(us) et | Vocatia | Valeria cum | filis clientes. (CIL V, 5892).
L’origine dell’argentarius potrebbe essere greca sulla base del cognomen, il latinizzato Callifontes 2, mentre il nomen Tutilius risulta discretamente diffuso nel contesto italico, per un totale di almeno undici certe attestazioni sei sono mediolanensi3. Oltre a quella considerata, merita attenzione un titolo sepolcrale su ara in marmo a ricordo di un Publius Tutilius Pamphilus (CIL V, 6107), le analogie nel formulario onomastico, incluso il cognomen di possibile origine greca, potrebbero rimandare a una familiarità tra i due uomini menzionati; peraltro anche la datazione dell’iscrizione pertiene a un intervallo tra la fine del secolo II e l’intero secolo III.
1 Cfr. L. Cracco Ruggini, Milano nei primi tre secoli dell’impero: potenzialità e sviluppi, in AA. VV., Milano in età imperiale, I-III secolo. Atti del Convegno di Studi, Milano 7 novembre 1992, Milano 1996, pp. 16 s.; D. Foraboschi, L’economia, in L. Antonielli, G. Chittolini (a c. di), Storia della Lombardia. 1. Dalle origini al Seicento, Roma-Bari 2003, pp. 71 s.
2 Il greco Καλλιφῶν dal quale deriverebbe Callifontes risulta assai frequentemente attestato in area greca, vedasi Fraser, Matthews, A Lexicon of Greek Personal Names, I, p. 250, II, p. 254, IIIA, pp. 235 s.; IIIB, p. 224.
3 CIL V 5613, 5832, 5846, 5892, 5954, 6107.
Calliphontes fu di origine libertina, eppure fu scelto come patronus di un’associazione di artigiani del rame direttamente sovvenzionata dall’erario cittadino (collegium aerariorum coloniae Aeliae Augustae Mediolanensis); il dedicante stesso del monumento, Lucius Romatius Valerianus, fu certamente un rappresentante di una classe sociale particolarmente agiata, come si può dedurre dalla presenza di suoi clientes.
Peraltro anche la moglie di Callifontes, Iunia Publicia Pomponia, appartenne a una famiglia nobile, la designazione abbreviata TT espresse infatti l’onore di stolata femina, ovvero di matrona.
Egli fu definito letteralmente come commerciante di moneta (negotiator stipis), in pratica un banchiere, un argentarius, con buona probabilità elogiato e onorato dai benestanti cittadini anche e soprattutto per le sue qualità da evergete.
Persino l’esortante appellativo conclusivo (Constantii vivatis), si tratta di un soprannome assegnato all’intera famiglia con evidente richiamo alla ferma solidità della stessa.
Index nominum – Index rerum sacrarum – Index geographicus – Index rerum notabilium
Index nominum
Constantii | CIL V, 5892; |
Iunia Publicia Pomponia | Ivi; |
Lucius Romatius Valerianus | Ivi; |
Publius Tutilius Callifontes | Ivi; |
Iunia Tutilia Pomponiana | Ivi; |
Vocatia Valeria | Ivi. |
Index rerum sacrarum
Genius et Honos | CIL V, 5892; |
Index geographicus
colonia Aelia Augusta Mediolanensis (Mediolanum) | CIL V, 5892; |
Index notabilium
cliens | CIL V, 5892; |
collegium aerariorum | Ivi; |
coniunx | Ivi; |
filia | Ivi; |
negotiator stipis argentariae | Ivi; |
patronus | Ivi; |
sevir senior | Ivi. |
Foraboschi 2003 = Daniele Foraboschi, L’economia, in L. Antonielli, G. Chittolini (a c. di), Storia della Lombardia. 1. Dalle origini al Seicento, Roma-Bari 2003, pp. 71 s.