Tribunus militum legionis VII Geminae Felicis
Sevir equitum Romanorum turmae primae
Quaestor provinciae Africae
Legatus pro praetore provinciae Ponti et Bythiniae
Proconsul provinciae Baeticae
Tutte le informazioni relative alla sua carriera e ad alcuni suoi conoscenti ci sono pervenute tramite cinque inscrizioni, un piccolo corpus rinvenuto interamente in Brixia. Forse egli fu padre oppure nonno di Postumia Paulla 2, nobildonna, moglie del console Marcus Iuventius Secundus 3, che tuttavia non fu menzionata in alcuna delle epigrafi a nostra disposizione, fra le cinque cui sopra ho accennato4.
Furono citati invece un conoscente, un precettore, uno schiavo e un caro amico; nell’ordine riportato troviamo attestazione di una statua, donata da Pallus Postumius a Lucius Caecilius Nigrinus, un altro senatore bresciano sul quale non sappiamo tuttavia nient’altro.
Fu scoperta l’iscrizione alla base della scultura presso il Monastero di S. Giulia a Brixia, oggi è conservata presso il locale museo civico, la dedica, onoraria o sepolcrale, che siamo in grado di leggere è la seguente: L(ucio) Cae[cilio] | L(uci) f(ilio) [Fab(ia)] | Nigr[ino], | P(ublius) Sta[tius] | Pau[llus] | Postum[ius Iunior] | […] (CIL V, 8882).
Anche al suo precettore, originario di Comum o Mediolanum come si può intuire dall’appartenenza alla tribus Oufentina 5, dedicò una statua, questa volta rinvenuta presso la chiesa di S. Bartolomeo e di nuovo conservata nel museo cittadino: Sex(to) Maecio | Sex(ti) f(ilio) Oufent(ina tribu) | Cassiano | P(ublius) Statius | Paullus | Postumius Iunior | praeceptori. (CIL V, 4337).
Si tratta invece di un’epigrafe sepolcrale quella sulla quale i propri schiavi, Priscus e Terpusa, ricordarono il figlio, Epaphra, esplicitando anche il nome del padrone: Epaphrae | Postum(ii) | Iunioris ser(vo), an(norum) III, | [P]riscus et Terpus[a], | parentes, filio | et sibi | v(ivi) f(ecerunt). (CIL V, 4596).
Una conferma alle sue amicizie altolocate proviene invece da una statua6 a lui donata da un altro senatore, Caius Cominius Aufillenus Minicianus 7, che lo onorò qualificandolo come optimus et rarissimae fidei amicus.
L’epigrafe fu scoperta in una frazione di Brixia confinante con Cremona, denominata Gambara, presso la locale chiesa di S. Michele; è quasi certo che la scrittura avesse anche un carattere di ufficialità pubblica infatti, benché venga espressa in modo chiaro la celebrazione di una salda amicizia privata, si tratta tuttavia del rapporto tra due senatori localmente influenti8.
Il testo dell’iscrizione fornisce anche molti elementi per la definizione del cursus honorum del personaggio raccontato in questa scheda: P(ublio) Statio P(ubli) f(ilio) | Fab(ia) Paullo | Postumi[o Iu]niori | Xvir(o) stlit(ibus) iudic(andis) trib(uno) mil(itum) | leg(ionis) VII gem(inae) felic(is) VIviro | equit(um) Roman(orum) q(uaestori) provinc(iae) | Afric(ae) trib(uno) pleb(is) praetori legat(o) | pro praet(ore) Ponti et Bithyniae | proco(n)s(uli) provinciae Baetic(ae) | C(aius) Cominius Aufillenus | Minicianus | optimo et rarissimae fidei amico. (CIL V, 4129)9.
L’epigrafe fu probabilmente realizzata tra il 71 e il 170 d.C., ma si può datare con maggiore precisione proprio per la menzione della dignità di legatus pro praetore Ponti et Bithyniae, giacché la provincia Pontus et Bithynia fu sotto il controllo degli imperatori a cominciare dai primi anni dell’impero di Marco Aurelio (161-180)10.
Postumius Iunior fu quindi legatus prima del 161.
1 Cfr. S. Mollo, La mobilità sociale a Brescia romana, Milano 2000, p. 178.
2 PIR² VI P 903, p. 381.
3 Id. IV I 887, p. 367.
4 Ovviamente a Postumia Paulla e al suo entourage furono dedicate altre e numerose testimonianze, non direttamente collegate a Statius Paullus Postumius Iunior, giacché membri di importanti famiglie senatorie, originarie di Brixia o comunque detentrici di interessi economici o vasti possedimenti terrieri a Brixia – cfr. G.L. Gregori, Brescia romana. Ricerche di prosopografia e storia sociale, vol. II, Analisi dei documenti, Roma 1999, pp. 101-20.
5 Cfr. G.L. Gregori, Brescia romana. Ricerche di prosopografia e storia sociale, vol. I, I documenti, Roma 1990, p. 114, A, 153, 001, 0125. Per Sextus Maecius Cassianus: PIR² V M 501, p. 136.
6 Sulla natura del dono e sull’epigrafe si soffermò M. Reali, Il contributo dell’epigrafia latina allo studio dell’amicitia: il caso della Cisalpina, Firenze 1998, p. 90.
7 PIR² II C 1263, p. 300.
8 Cfr. A. Nakagawa, Le virtù degli imperatori e dei personaggi notevoli nelle epigrafi di comunità locali; il caso dell’Italia settentrionale, PhD tesi, Università di Bologna a.a. 2006/2007, pp. 83 s.
9 Speculare a quest’epigrafe, cambiano praticamente soltanto i dedicanti, è la tavola onoraria rinvenuta a Capriano del Colle (Bs), commissionata dall’ordo decurionum: P(ublio) Statio P(ubli) f(ilio) | Fab(ia) Paullo | Postumio Iuniori | Xvir(o) stlit(ibus) iudic(andis) trib(uno) | milit(um) leg(ionis) VII gem(inae) felic(is) | VIviro equit(um) Romanor(um) | q(uaestori) provinc(iae) Afric(ae) trib(uno) pleb(is) | praet(ori) legat(o) pr(o) pr(aetore) Pont(i) et Bithyn(iae) | proco(n)s(uli) provinc(iae) Baetic(ae) | d(ecreto) titul(o) usus d(ecurionum). (CIL V, 4359).
10 Cfr. G. Alföldy, Fasti Hispanienses, Wiesbaden 1969, p. 169.
Il decemvirato di ordine amministrativo-giudiziario (Xvir stlitibus iudicandis) fu il primo incarico e peraltro si tratta di una magistratura minore, acquisì certo maggior peso governando la legio VII Gemina felix, stanziata a Legio (od. Leόn, in Spagna meridionale) nella Hispania citerior 2.
Seguì un breve trasferimento in terra africana, nella veste di quaestor provinciae Africae, e soltanto dopo il tribunato e la pretura, Statius Paullus Postumius Iunior divenne governatore della provincia orientale di Pontus et Bithynia.
Come già osservato l’incarico di legatus pro praetore in tale provincia fu certamente precedente all’ascesa a imperatore di Marco Aurelio, è molto probabile che risalga agli ultimi anni dell’impero di Antonino Pio (138-161). Purtroppo non disponiamo di nessun documento, oltre alle epigrafi rinvenute a Brixia, che attestino l’operato del senatore nella provincia orientale.
La sua carriera si concluse probabilmente proprio durante l’impero di Marco Aurelio, nuovamente in terra iberica, nel ruolo di proconsole della provincia Baetica, dove fu chiamato indubbiamente anche per la consapevolezza acquisita in Hispania durante il comando della legio VII Gemina felix.
Index nominum – Index geographicus – Index rerum notabilium
Index nominum
Lucius Caecilius Nigrinus | CIL V, 8882; |
Caius Cominius Aufillenus Minicianus | CIL V, 4129; |
Epaphra | CIL V, 4596; |
Fabia tribus | CIL V, 4129, 4359, 8882; |
Oufentina tribus | CIL V, 4337; |
Priscus | CIL V, 4596; |
Sextus Maecius Cassianus | CIL V, 4337; |
Publius Statius Paullus Postumius Iunior | CIL V, 4129, 4337, 4359, 4596, 8882; |
Terpusa | CIL V, 4596. |
Index geographicus
Africa | CIL V, 4129, 4359; |
Baetica | Ivi; |
Pontus et Bithynia | Ivi. |
Index notabilium
amicus | CIL V, 4129; |
decemvir stlitibus iudicandis | CIL V, 4129, 4359; |
decurioni | CIL V, 4359; |
filius | CIL V, 4129, 4337, 4359, 4596, 8882; |
legatus pro praetore | CIL V, 4129, 4359; |
legio VII Gemina felix | Ivi; |
parentes | CIL V, 4596; |
praeceptor | CIL V, 4337; |
praetor | CIL V, 4129, 4359; |
proconsul | Ivi; |
servus | CIL V, 4596; |
tribunus militum | CIL V, 4129, 4359; |
tribunus plebis | Ivi. |
Gregori 1990/1999 ꞊ Gian Luca Gregori, Brescia romana. Ricerche di prosopografia e storia sociale. I/II. I Documenti/ Analisi dei documenti, Roma 1990/1999, pp. 114/101-20.
Mollo 2000 = Silvia Mollo, La mobilità sociale a Brescia Romana, Milano 2000, p. 178.
Nakagawa 2006/2007 = Aki Nakagawa, Le virtù degli imperatori e dei personaggi notevoli nelle epigrafi di comunità locali; il caso dell’Italia settentrionale, PhD tesi, Università di Bologna a.a. 2006/2007, pp. 83 s.
Reali 1998 ꞊ Mauro Reali, Il contributo dell’epigrafia latina allo studio dell’amicitia: il caso della Cisalpina, Firenze 1998, p. 90.