In un esame del formulario onomastico possiamo concludere poco altro, Vespronius fu un nomen altrimenti non documentato, ma probabilmente di origine etrusca2.
Dallo stesso territorio africano provengono anche due frammenti epigrafici da una base di statua, con iscrizione onoraria per il senatore mantovano: [L(ucio)] Vesproni|[o] Candido Sal|[l]ustio Sabini|ano consuli | [s]peculato|r]es [e]t | [be]neficiari(i) | [eius] (AÉ 1967, 575) e un altro piccolo frammento di una lastra, rinvenuta presso il tempio di Esculapio, riportante parimenti: [— L(ucio) Vesp]ronio [—] | [—] Sabatin[a —] | [— Can]dido le[g(ato) —] | [— (AÉ 1955, 136). Di nuovo si conferma l’ascrizione alla tribus Sabatina.
Entrambe le iscrizioni furono datate a un periodo compreso tra il 175 e il 177, quando è verosimile che Vespronius Candidus avesse acquisito il comando della legione III Augusta 3, acquartierata nel sito di rinvenimento delle epigrafi dopo il 1284.
Dopo l’esperienza come legatus legionis e la designazione a console suffetto, probabilmente nel 176, proseguì in una carriera brillante in particolare sotto l’imperatore Commodo (181-192). Tornò in Africa al culmine del cursus honorum nel 193, nel ruolo di proconsole.
Il suo operato non diede adito tuttavia soltanto ad onorificenze, lo scrittore cristiano Tertullianus annoverò il governatore mantovano fra coloro che celarono il proprio astio contro i cristiani, ma intervennero comunque con azioni a loro contrarie: Quanti autem praesides et constantiores et crudeliores dissimulaverunt ab huius modi causis! […] ut Vespronius Candidus, qui Christianum quasi tumultuosum civibus suis satisfecere dimisit […] (Tert. Ad Scap. IV,3).
1 La tribus Sabatina fu ascritta a Mantova a partire dall’89 a.C. – cfr. W. Kubitschek, Imperium romanum tributim discriptum, Praga-Vienna 1889, p. 112.
2 Vedasi i riferimenti anche ai toponimi attuali in G. Migliorati, Iscrizioni per la ricostruzione storica dell’impero romano: da Marco Aurelio a Commodo, Milano 2011, p. 407.
3 Sulla base dell’assunzione di questo incarico di legato della legione III Augusta, in genere esercitato in un’età compresa tra i trentaquattro e i quarant’anni, si presume che la data di nascita di Vespronius Candidus risalga al 130-140, cfr. L. Zerbini, Da un limes all’altro: L. Vespronio Candido, in AA. VV., Epigrafia di confine. Confine dell’epigrafia. Atti del Colloquio AIEGL – Borghesi 2003 “Epigrafia e antichità” 21 (2004), p. 168.
4 Crf. Y. Le Bohec, La Troisième Legion Auguste, Parigi 1989, p. 126.
Il testo dell’iscrizione riferisce di una dedica alla divinità Liber Pater, protettore della fecondità e della vegetazione, protagonista di numerose attestazioni di venerazione nell’area basso danubiana, pro salute dell’imperatore Commodo, designato con l’appellativo di Pius, epiteto che ci permette una datazione ante 1841.
Il fautore e dedicante dell’opera furono il centurione primipilo Lucius Calvisius Secundus e il legatus legionis XIII Geminae, Caerellius Sabinus 2; Vespronius Candidus fu ricordato soltanto in quanto consularis: Libero Patri | sacrum pro | salute Imp(eratoris) | Caes(aris) M(arci) Aur(eli) | Commodi | Antonini | Aug(usti) Pii p(atris) p(atriae) L(ucius) | Calvisius L(uci) f(ilius) | Velina Secun|dus Falerione | p(rimus) p(ilus) leg(ionis) XIII G(eminae) d(onum) d(edit) | sub Vespron(io) [Can]|dido co(n)s|(sulari) dedic[ante] | [C]aerellio Sabi[n]o l[eg(ato)]. (CIL III, 1092).
Vespronius Candidus dimostrò certo una capacità e fermezza nel governo di questo territorio strategico di frontiera3, giacché probabilmente nel 193 fu inviato di nuovo presso l’esercito stanziato in Dacia per dissuadere le milizie dal supportare l’avanzante e futuro imperatore Settimio Severo (193-211); sulla base di testimonianze letterarie che comunque potrebbero non essere del tutto obiettive l’accoglienza riservatagli dall’esercito non fu delle migliori, a causa della durezza dimostrata nel governo risalente al decennio precedente: missi sunt praeterea legati a senatu consulares ad milites, qui suaderent ut Severus repudiaretur, et is esset imperator quem senatus elegerat. Inter ceteros legatus est Vespronius Candidus, vetus consularis, olim militibus invisus ob durum et sordidum imperium. (SHA Vita Didii V, 5.6).
Nonostante l’antipatia delle milizie nei confronti di Vespronius Candidus, dovuta probabilmente ai suoi modi particolarmente severi, fu comunque inviato in Dacia per fronteggiare l’avanzante Settimio Severo forse perché conobbe personalmente il futuro imperatore durante il periodo nel quale comandò la legio III Augusta in Africa, quando Settimio Severo fu contemporaneamente proconsole d’Africa4.
Null’altro è noto riguardo a Vespronius Candidus in seguito a tale esperienza.
1 Cfr. P.M.M. Leunissen, Konsuln und Konsulare in der Zeit von Commodus bis Severus Alexander (180-235 n.Chr.): Prosopographische Untersuchungen zur senatorischen Elite im römischen Kaiserreich, Amsterdam 1989, p. 236. L. Zerbini, Da un limes all’altro. Op. cit., p. 168 propone il 183.
2 PIR² II C 161, pp. 30 s.
3 Il governo della Dacia permetteva peraltro l’accesso alle più alte cariche governative, nelle carriere militari rappresentò la fase intermedia tra gli esordi e l’accesso al proconsolato di Asia o d’Africa – cfr. I. Piso, La place de la Dacie dans les carrières sénatoriales, in EOS I, vol. I, Roma 1982, p. 393.
4 L’ipotesi è suggerita ancora una volta in L. Zerbini, Da un limes all’altro. Op. cit., p. 171. La cattiva disposizione delle truppe nei suoi confronti fu testimoniata, oltre che dagli Scriptores Historiae Augustae, anche da Cassio Dione: Ὅτι Οὐεσπρώνιος Κάνδιδος ἀξιώσει μὲν ἐς τὰ πρῶτα ἀνήκων […] ἐκινδύνευσεν ἀποθανεῖν ὑπὸ τῶν στρατιωτῶν. (Dio Cass. 74, 17,1).
Index nominum – Index rerum sacrarum – Index geographicus – Index rerum notabilium
Index nominum
Marcus Aurelius Commodus Antoninus Augustus Pius (imp., pater patriae) | CIL III, 1092; |
Caerellius Sabinus | Ivi; |
Lucius Calvisius Secundus | Ivi; |
Sabatina (tribus) | CIL VIII, 2752; AÉ 1955, 136; |
Severus (imp. Augustus) | SHA Vita Didii V, 5. |
Velina (tribus) | CIL III, 1092; |
Lucius Vespronius Candidus Sallustius Sabinianus / Οὐεσπρώνιος Κάνδιδος | CIL III, 1092, VIII, 2752; AÉ 1955, 136, 1967, 575; Dio Cass. 74, 17,1; SHA Vita Didii V, 5.6; Tert. Ad Scap. IV,3. |
Index rerum sacrarum
Liber Pater | CIL III, 1092. |
Index notabilium
christiani | Tert. Ad Scap. IV,3; |
civis | Ivi; |
consul designatus | CIL VIII, 2752; AÉ 1967, 575; |
consularis/ legati consulares | CIL III, 1092; SHA Vita Didii V, 6; |
imperium | SHA Vita Didii V, 6; |
legatus Augusti pro praetore legionis | CIL VIII, 2752; |
legio III Augusta | Ivi; |
legio XIII Gemina | CIL III, 1092; |
miles/ στρατιώτης | Dio Cass. 74, 17,1; SHA Vita Didii V, 6; |
praeses | Tert. Ad Scap. IV,3; |
primus pilus | CIL III, 1092; |
senatus | SHA Vita Didii V, 6; |
speculatores et beneficiarii | AÉ 1967, 575. |
Migliorati 2011 = G. Migliorati, Iscrizioni per la ricostruzione storica dell’impero romano: da Marco Aurelio a Commodo, Milano 2011, pp. 407 s.
Piso 1982 = Ioan Piso, La place de la Dacie dans les carrières sénatoriales, in Epigrafia e Ordine Senatorio (EOS I), vol. I, Roma 1982, pp. 369-95.
Zerbini 2004 = Livio Zerbini, “Mantua me genuit”: testimonianze epigrafiche di mantovani nel mondo romano, in AA. VV., Orbis Antiquus. Studia in honorem Ioannis Pisonis, Cluj-Napoca 2004, p. 180.
Zerbini 2004b = Livio Zerbini, Da un limes all’altro: L. Vespronio Candido, in AA. VV., Epigrafia di confine. Confine dell’epigrafia. Atti del Colloquio AIEGL – Borghesi 2003 “Epigrafia e antichità” 21 (2004), pp. 165-36.