Bassus sarebbe stato dunque un Siriaco; risulta arduo stabilire quale professione abbia esercitato e quale motivazione lo avesse condotto in Mediolanum, si può ipotizzare che fosse stato un funzionario, ma anche un militare, un artigiano oppure un semplice pellegrino3.
1 Cfr. R. Dussaud, Topographique historique de la Syrie antique et médiévale, Beirut 1927, 206, n. 15 – che riporta Pheinaka; J. Balty, J.-C. Balty, L’Apamène antique et les limites de la Syria Secunda, in T. Fahd (eds.), La géographie administrative et politique d’Alexandre à Mahomet: Colloque de Strasbourg 1979, Leiden 1981, 58 che riporta invece la denominazione nella forma Pheinakon, ripresa poi dagli studi successivi. In realtà in precedenza J.-P. Rey-Coquais, Arados et sa pérée aux époques grecque, romaine et byzantine, Parigi 1974, 36, n. 75 associò con certezza la perifrasi πόλις Φοινίκων alla località di Mariammé/Mariamîn, villaggio situato una cinquantina di chilometri a sud-ovest di Hama, nell’attuale Siria centrale; si potrebbe ipotizzare che la πόλις Φοινίκων e il κώμης Φεινάκων, attestato in quest’unica occorrenza, fossero invero lo stesso luogo.
2 PW I/2, s.v. Apamene, col. 2665.
3 Oltre all’approfondimento più volte considerato di L. Cracco Ruggini, Ebrei e Orientali nell’Italia Settentrionale. Op. cit. che suggerì numerose ipotesi, si può considerare la recente e valida analisi di M. Vannesse, De l’Oronte au Pô: étude d’une commonanauté de Syriens d’Apamène en Italie du Nord, in C. Deroux (a c. di), Corolla Epigraphica: Hommages au Professeur Yves Burnand, Bruxelles 2011, pp. 700-718 (Bassus: 704).
Il testo, nella prima parte scritto in lingua greca, si ripete nelle righe conclusive in lingua latina e fornisce i dati essenziali obituari, ricordando tuttavia anche l’esatta provenienza del defunto onorato: B(onae) M(emoriae) | ἐνθάδε κῖτε ἐν ἐρίνη ὁ καλο|κύμητος Βάσσος ἀπὸ κ(ώμη)ς Εἰ|νακῶν, υ<ἱ>ὸς Θεοδόρου· ἐτε|λεύτησεν μη(νὸς) Ἰουλίου τρίτῃ ἡμ(έρᾳ) | τετράδι ζήσας ἔτη ἑξήκοντα | hic requiescit in pace Bassus, filius | Theodori, qui vixit in hoc saeculo an(nis) pl(us) | m(inus) LX, dep(ositus) IIII Nonas Iul(ias), d(omino) n(ostro) Theodos<i>o XVIII | et Albino co(n)s(ulibus) (CIL V/2, 6195).
Bassus dunque morì a Mediolanum (od. Milano), all’età circa di sessant’anni, fu cristiano come si può desumere dal formulario hic requiescit in pace1 e fu deposto il quattro di luglio di un anno che è possibile stabilire grazie all’indicazione dei consoli, la menzione di Theodosius e Albinus rimanda infatti a Theodosius II e Flavius Albinus, consoli rispettivamente della parte orientale e occidentale dell’Impero nell’anno 4442.
1 Peraltro nella parte scritta in greco si trova anche come appellativo di Bassus l’espressione καλοκύμητος, ovvero bene dormiens, che rafforza ulteriormente il formulario cristiano.
2 PLRE II, p. 1243. Cfr. L. Cracco Ruggini, Ebrei e Orientali nell’Italia Settentrionale fra il IV e il VI secolo d.C., Roma 1959, p. 249, n. 178.
Index nominum – Index geographicus – Index rerum notabilium
Index nominum
Albinus | CIL V/2, 6195; |
Bassus/ Βάσσος | Ivi; |
Theodorus/ Θεόδωρος | Ivi; |
Theodosius | Ivi. |
Index geographicus
Εἰνακόν (Φεινακόν) (κώμη) | CIL V/2, 6195. |
Index rerum notabilium
consul | CIL V/2, 6195; |
filius / υἱός | Ivi. |
Cracco Ruggini 1959 = Lellia Cracco Ruggini, Ebrei e Orientali nell’Italia Settentrionale fra il IV e il VI secolo d.C., Roma 1959, p. 249, n. 178.
Vannesse 2011 = Michaël Vannesse, De l’Oronte au Pô: étude d’une commonanauté de Syriens d’Apamène en Italie du Nord, in C. Deroux (a c. di), Corolla Epigraphica: Hommages au Professeur Yves Burnand, Bruxelles 2011, pp. 700-718.