Da altre lettere è possibile desumere che Antiochus ebbe due fratelli, uno probabilmente fu colui che Libanius citò con il nome di Arsenius 3, anch’egli condiscepolo del retore e attivo nella pratica forense tra gli anni 364/365 (Lib. ep. 37: τῷ δ᾽ Ἀρσενίῳ συνεφοίτων)4, dell’altro il nome rimase ignoto. Antiochus ebbe anche un figlio dal nome Arsenius, che esercitò la stessa professione dello zio e del quale è ricordata la scomparsa in una lettera che Libanius inviò al conoscente Datianus 5 nel 364, per favorire un incarico per Antiochus (Lib. ep. 1260,6,11-12: Ἀντίοχος […] ὅτι ὁ υἱὸς τῷ γενναίῳ τῷδε ἀρέσκων τέθνηκε. […] Πάντως δὲ οὐκ ἀγγάρῳ πράγματα ἐγχειριεῖ βασιλεύς, ἀλλ᾽ἀνδρὶ πανταχοῦ σύνεσιν δεδειγμένῳ. Καί μοι σκόπει πρὸς σαυτὸν τὸν ἐσόμενον ἐπὶ τῇ πράξει λόγον […])6.
1 Essi furono anche proprietari terrieri con possedimenti estesi sull’intero territorio dell’antica provincia di Syria Phoenice; vaste aree entro le quali era possibile cacciare – Lib. ep. 544,2: […] οὔσης δὲ ἡμῖν εὐθήρου τῆς χώρας εἰσί σοι θηραταὶ πολλοὶ καὶ ἐπιστήμονες, οἷς ἡγοῦμαι τέρπεσθαι καὶ τὴν Ἄρτεμιν. Cfr. anche Lib. ep. 1355,1-2: Οὐ μόνον ὡς πολίτην ἐμὸν συνίστημί σοι τοῦτον Ἀντίοχον, εἰ καὶ τοῦτο ἦν ἀποχρῶν, ἀλλ᾽ ἔστιν αὐτῷ καὶ τοῦδε μεῖζον. οὔσης γὰρ αὐτῷ θυγατρὸς καὶ πολλῶν τῶν μνωμένων, τῶν μὲν πλουτούντων […].
2 PLRE I, s.v. Domitius Modestus 2, pp. 605-8.
3 Id., s.v. Arsenius 2, p. 110.
4 Un cenno al fratello si ritrova direttamente anche in un’epistola che il retore inviò allo stesso Antiochus – Lib. ep. 541,1: Οὕτως ἐγνώκειμεν ἐγώ τε καὶ ὁ σὸς ἀδελφὸς παραδοῦναι τὸν ἄνδρα τοῖς σοῖς ἄγειν πρὸς σέ […].
5 PLRE I, s.v. Datianus 1, pp. 243 s.
6 Id., s.v. Arsenius 3, p. 111. Per la ricostruzione del contesto familiare di Antiochus si veda anche cfr. P. Petit, Libanius et la vie municipale à Antioche au IVe siècle après J.-C. Appendice I, Parigi 1955, p. 397.
Proprio per ottenere una sovvenzione in previsione di questo evento, Antiochus nel 355 partì per un’ambasceria presso la corte imperiale in Mediolanum e con lui si recò un altro notabile antiocheno, Pompeianus 2.
Il destinatario principale della richiesta di aiuto formulata da Antiochia fu il già menzionato Datianus, comes a fianco dell’imperatore Costanzo II (337-361) e quindi uno dei suoi più fidati consiglieri, oltre che egli stesso di origine antiochena e assiduo corrispondente di Libanius.
Il retore introdusse Antiochius al funzionario imperiale utilizzando espressioni di grande elogio nei suoi confronti, ricordando anche che si annoverava costui fra i suoi migliori concittadini: Δατιανῷ […] Ἀντίοχον δὲ τῶν ἐπαινῶν, οὓς ἐπιστέλλων αὐτὸς ἐπῄνεις, εὐδαιμονίζω καὶ ὅτι σε δῆλος ἦν εἰδώς. οἶδε δέ σε καλῶς ὅστις ἂν ἡγῆταί σε τῶν ὄντων ἄριστον, ὃ δὴ καὶ Ἀντίοχος ἡγεῖται (Lib. ep. 490,4)3.
La missione e i Giochi riscossero successo; ciò stabilizzò ulteriormente le fortune di Antiochus, che proseguì nella sua ascesa al potere; verso il 360 Libanius intercedette in suo favore perché gli fosse conferito un ruolo ufficiale tra i funzionari imperiali (Lib. ep. 1260) e così avvenne, se possiam dar credito a quanto riferito in una lettera successiva, datata al 363: Δημητρίῳ. Ὁ μὲν Ἀντίοχος ὧν ἐβούλετο τετύχηκεν, οὐχ ὅτι ταῖς ἐπιστολαῖς ἴσχυε […] (Lib. ep. 1387)4.
1 Libanius in più lettere ricordò l’impegno assunto da Antiochus nell’organizzazione: τουτὶ γὰρ ἐκόμισεν Ἀντίοχος τοὔνομα μάλα δὴ κατασχεθεὶς ὑπὸ σοῦ (Lib. ep. 495,2).
2 Cfr. P. Petit, Libanius et la vie municipale. Op. cit., pp. 415 s. I Giochi Olimpici alla metà del secolo IV erano ancora un grande evento in Antiochia, si tenevano in parte all’interno della città e in parte all’interno del sobborgo di Daphne, nei mesi di luglio e agosto ogni anno bisestile. I primi Giochi che furono ricordati da Libanius furono quelli del 328, organizzati da suo zio Panolbius – per quelli per i quali fu agonoteta Antiochus cfr. J.H.W.G. Liebeschütz, Antioch: city and imperial administration in the later Roman Empire, Oxford 1972, pp. 137, 266.
3 Si veda anche Lib. ep. 492,1: […] ἐπεπείσμην τε πρίν τινα ἀγγεῖλαι καὶ δὴ σαφῶς ἤγγειλεν Ἀντίοχος.
4 O. Seeck, Die Briefe des Libanius, Parigi 1906, p. 76 ipotizzò che avesse conseguito il titolo di praeses Arabiae sulla base di un’iscrizione rinvenuta a Gerasa (CIL III, 14157: Antiochus v(ir) p(erfectissimus) praes(es) | provinc(iae) Arabiae | devotus nu|mini maiesta|tique eius), ma non sussiste alcuna prova in merito per confermare l’ipotesi che l’identificazione sia certa.
Index nominum – Index rerum sacrarum – Index rerum notabilium
Index nominum
Ἀντίοχος | Lib. epp. 37, 440, 490, 492, 495, 541, 544, 1260, 1355, 1387; |
Ἀρσένιος | Id. ep. 37; |
Δατιανός | Id. ep. 490; |
Δημήτριος | Id. ep. 1387. |
Index rerum notabilium
ἀδελφός | Lib. ep. 541,1; |
ἀγών | Id. ep. 440,4; |
ἀνήρ | Id. epp. 541,1, 1260,12; |
βασιλεύς | Id. ep. 1260,12; |
χώρα | Id. ep. 544,2; |
ἔπαινος | Id. ep. 490,4; |
ἐπιστολή | Id. ep. 1387; |
ἐπώνυμος | Id. ep. 440,4; |
λόγος | Id. ep. 1260,12; |
πολίτης | Id. epp. 440,4, 1355,1; |
πρᾶξις | Lib. ep. 1260,12; |
πρᾶγμα | Ivi; |
στέφανος | Id. ep. 440,4; |
συμφοιτής | Lib. ep. 37,5; |
σύνεσις | Id. ep. 1260,12; |
θηρατής | Id. ep. 544,2; |
θυγάτηρ | Id. ep. 1355,1; |
υἱός | Id. epp. 37,5, 1260. |
Petit 1955 = Paul Petit, Libanius et la vie municipale a Antioche au IVᵉ siècle après J.-C. Appendice I/V, Parigi 1955, pp. 397,415 s.
Seeck 1906 = Otto Seeck, Die Briefe des Libanius, Lipsia 1906, p. 76.