In Ticinum trovarono sepoltura due fratelli, Patricius e Paulus, figli legittimi (germani) di Abbosa, insieme al nipote Petrus, figlio di Euphemia e Theodorus.
Il testo dell’iscrizione oltre a fornire nel dettaglio l’onomastica familiare consente di comprendere che si trattò di cristiani, sulla base del formulario utilizzato (καλοκύμητοι: bene dormientes, μακάρια μνήμη: beata memoria), venne specificata chiaramente l’origine e anche la datazione della sepoltura, segnalata dalla formula ipatica conclusiva: Ἔνθα ἀναπαύονται οἱ κα|λοκύμ(ητοι) Πατρίκις κ(αὶ) Παῦλος | γνήσιοι ἀδελφοί, υἱοὶ Ἀβ|βωσᾶ, κώμ(ης) Μαραωτατῶν | ὄρων Ἀπαμέων ||2 Ἔτι προσετέθη ὁ τῆς μακα|ρίας μνήμης Πέτρος νήπι|ος, ἔκγωνος τοῦ προγεγρ(αμμένου) | Πατρικίου, υἱὸς Θεοδώ|ρου κ(αὶ) Εὐφοιμίας | ἐτελ(εύτησε) μηνὶ Γορπιέου ς´, | ἐν ὑπατ(είᾳ) τ(οῦ) δεσπ(ότου) ἡμ(ῶν) Λέωνος τ(ὸ) δ´ | κ(αὶ) Προβιανοῦ τ(ῶν) λαμπ(ροτάτων) (CIG IV, 9871)3.
Prima di indicare i riferimenti consolari si ricordò anche il giorno della morte del nipote Petrus, il sesto del mese di Gorpieo, che dovrebbe corrispondere al mese di agosto-settembre secondo l’uso indicato nei calendari di area vicino-orientale4.
L’anno della deposizione corrispose all’anno quarto di consolato dell’imperatore Leone I (457-474) e di Caelius Aconius Probianus, ossia all’anno 4715; il lapicida erroneamente inserì l’epiteto δεσπ(ότης), riferibile unicamente all’imperatore Leone II (474), il quale tuttavia fu console per la pars Orientis soltanto tre anni dopo6.
Dai meri dati forniti dall’iscrizione funeraria appare impossibile determinare le motivazioni che spinsero questa famiglia di orientali a raggiungere Ticinum. Non sembra così inverosimile la possibilità che fossero militari destinati a rinforzare l’esercito in un luogo che, prossimo all’avvento al potere di Odoacer, sarebbe risultato strategico; ma probabilmente, a fronte di milizie che in realtà plurime testimonianze di secolo V documentarono in una condizione di ritirata, risulta ancor più credibile la tesi che giunsero nell’area di S. Giovanni in Borgo, giacché lì nel secolo V si sviluppò una comunità religiosa e un romitorio, forse furono dunque semplicemente dei pellegrini7.
1 Cfr. R. Bossolo, Inscriptiones Ticinenses, Tesi di Laurea della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia, a.a. 1956-1957; D. Vicini, Il Castello Visconteo di Pavia e i suoi musei, Pavia 1984, p. 37.
2 Sembra di poter cogliere una cesura dopo la menzione dell’origine di Patricius e Paulus e prima della memoria del nipote Petrus; probabilmente furono due iscrizioni congiunte su un’unica lapide – cfr. B. Forlati Tamaro, Iscrizioni di Orientali nella zona di Concordia, “AAAd” XII (1977), p. 388.
3 Qui riposano i bene dormienti Patrizio e Paolo / fratelli legittimi, figli di Abbosa del villaggio di Maraotato / nel territorio di Apamea // qui anche fu deposto / Pietro di felice memoria / nipote del sopra ricordato Patrizio figlio di Teodoro / e di Eufemia / morì al 6 del mese di Gorpieo / durante il consolato del signore nostro Leone IV / e di Probiano chiarissimo.
4 Cfr. A.E. Samuel, Greek and Roman Chronology. Calendars and Years in Classical Antiquity, Monaco 1972, p. 177: Gaza – Gorpiaios dal 29 agosto, Askalon – Gorpiaios dal 28 settembre. L. Cracco Ruggini, Ebrei e orientali nell’Italia settentrionale fra il IV e il VI secolo d. Cr., Roma 1959, p. 248, n. 177 considerò il calendario cipriota, associando comunque al mese di Gorpieo il periodo tra agosto e settembre.
5 PLRE II, Fasti consulares, p. 1244.
6 Cfr. D. Feissel, Contributions a l’épigraphie grecque chrétienne de Rome, “RACr” 58 (1982), p. 379, n. 102. PLRE II, s.v. Leo 7 (= Leo II Augustus 474), pp. 664 s.
7 Per l’ipotesi che fossero militari si veda L. Cracco Ruggini, Ticinum: dal 476 d.C. alla fine del Regno Gotico, in AA. VV., Storia di Pavia, I. L’età antica, Milano 1984, p. 283; al contrario a sostegno della tesi di una loro motivazione di carattere religioso si veda l’approfondito contributo di M.P. Billanovich, S. Siro. Falsificazioni, mito, storia, “IMU” XXIX (1986), pp. 10 s.
Certamente Patricius e Paulus furono originari del villaggio di Μαραωτατῶν 1, fra i monti della città di Apamea, nell’antica provincia romana di Coele Syria.
Euphemia e Theodorus furono nomi grecanici, molto attestati anche nell’area siriana che si sta considerando2.
1 Il toponimo è stato localizzato da R. Dussaud, Topographie historique de la Syrie antique et médiévale, BAH 4, Parigi 1927, p. 205, n. 5 e si può mettere in relazione a un’altra iscrizione rinvenuta in Angera (Va) riguardante un uomo di nome Μαραώτης, proveniente anch’egli dalla Syria. Si veda anche in V. Mariotti, D. Massimiliano, Da Kaprotabis ad Angera. L’epigrafe funeraria di un Siriano ai piedi delle Alpi, “Syria” 82 (2005), p. 268, nn. 3 s.; parimenti ad alcune attestazioni nell’area di Concordia (Syri da Μαγαρτάριχα (CIG IV 8732) – cfr. B. Forlati Tamaro, Iscrizioni di Orientali nella zona di Concordia. Op. cit., p. 386).
2 Cfr. H. Solin, Die griechischen Personennamen in Rom, I/III, Berlino-New York 2003, I, pp. 78-80 (Theodorus), III, p. 1325.
Index nominum – Index rerum sacrarum – Index geographicus – Index rerum notabilium
Index nominum
Ἀββωσᾶ | CIG IV, 9871; |
Εὐφοιμία | Ivi; |
Λέων | Ivi; |
Πατρίκις (Πατρίκιος) | Ivi; |
Παῦλος | Ivi; |
Πέτρος | Ivi; |
Προβιανός | Ivi; |
Θεόδωρος | Ivi. |
Index rerum sacrarum
μνήμη μακάρια | CIG IV, 9871. |
Index rerum notabilium
ἀδελφός | CIG IV, 9871; |
Γορπιαῖος (μήν) | Ivi; |
υἱός | Ivi; |
ὑπατεία | Ivi; |
νήπιος | Ivi. |
Bossolo 1956/7 = Rita Bossolo, Inscriptiones Ticinenses, Tesi di Laurea della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia, a.a. 1956-1957.
Cracco Ruggini 1959 = Lellia Cracco Ruggini, Ebrei e Orientali nell’Italia Settentrionale fra il IV e il VI secolo d.C., Roma 1959, p. 257, n. 212.
Cracco Ruggini 1984 = Lellia Cracco Ruggini, Ticinum: dal 476 d.C. alla fine del Regno Gotico, in AA. VV., Storia di Pavia, I. L’età antica, Milano 1984, pp. 272-312.
Dussaud 1927 = René Dussaud, Topographie historique de la Syrie antique et médiévale, BAH 4, Parigi 1927, p. 205, n. 5.
Feissel 1982 = Denis Feissel, Contributions a l’épigraphie grecque chrétienne de Rome, “RACr” 58 (1982), p. 379, n. 102.
Forlati Tamaro 1977 = Bruna Forlati Tamaro, Iscrizioni di Orientali nella zona di Concordia, in “AAAd” XII (1977), pp. 383-392.
Samuel 1972 = Alan E. Samuel, Greek and Roman Chronology. Calendars and Years in Classical Antiquity, Monaco 1972, p. 177.
Solin 2003 = Heikki Solin, Die griechischen Personennamen in Rom, III, Berlino-New York 2003, pp. 1346, 1445.
Vicini 1984 = Danila Vicini, Il Castello Visconteo di Pavia e i suoi musei, Pavia 1984, p. 37.