Per quanto concerne Gerontia, madre del piccolo Felicianus, si può ipotizzare un’origine orientale, come suppose la Cracco Ruggini nella sua indagine sulla presenza di ebrei e orientali nell’Italia settentrionale non soltanto per la formula ipatica scritta secondo l’uso orientale, quindi con indicazione prima di Arcadio, imperatore nella pars Orientis 1, ma anche perché si tratta di un grecanico più volte attestato nell’epigrafia del periodo2.
1 Cfr. Cracco Ruggini, Ebrei e Orientali nell’Italia Settentrionale, 249, n. 179.
2 Cfr. I. Kajanto, Onomastics Studies in the Early Christian Inscription of Rome and Carthage, Helsinki 1963, 85 che sostenne una chiara origine greca del nome, fondato sulla radice γέρων–; per un esempio emblematico: W. J. Cherf, What’s in a Name? Gerontii of the Later Roman Empire, ZPE, 100 (1994), 161, n. 217; H. Solin, Die griechischen Personennamen in Rom, II/III, Berlino-New York 2003, 1023/1441.
Il manufatto di supporto fu incassato sulla parete destra dell’atrio di Ansperto, al sesto scomparto; l’epigrafe ha permesso di trasmettere fino ai giorni nostri una memoria della diffusione dei primi nuclei di cristiani dell’antica Mediolanum, a seguito della predicazione ambrosiana.
Nel testo, composto in lingua latina, si può infatti leggere riguardo alla sepoltura di un ragazzino di appena sei anni, battezzato da poco, di nome Felicianus, che fu ricordato dall’omonimo padre e da Gerontia, sua madre, entrambi probabilmente ancora pagani. Ella stessa ricevette sepoltura nel medesimo luogo del figlio, al trentacinquesimo anno di età, il giorno della vigilia di Natale dell’anno 402.
Il testo fornisce i dati essenziali obituari e presenta la formula ipatica che permette una precisa datazione:
b(onae) ((monogr. Christi in crucem translatum)) m(emoriae) | hic iacet Felicianus eno|fitus qui vix{s}it annos pl(us) m(inus) | VI dies XXII pater Felicia|nus et mater eius Geron|tia contra votum posue|runt depositus XI kal(endas) Sep(tembres) | consulatu d(ominorum) n(ostrorum) Arca|dio et Honorio Augustis V | hic posita Gerontia qu(a)e vixit | an(nos) XXXV, d(e)p(osita) VIIII kal(endas) Ianuarias (CIL V/2, 6224).
Felicianus fu battezzato verosimilmente poco prima di morire, come si può desumere dal termine enofitus 1, una trascrizione non del tutto corretta del greco νεόφυτος, usuale nelle prime iscrizioni sepolcrali cristiane per indicare persone che avessero ricevuto da poco il battesimo o addirittura che avessero beneficiato del sacramento in punto di morte2.
Egli fu deposto il giorno ventuno di agosto dell’anno 402, come si deduce dall’indicazione del consolato dei due imperatori Arcadio (395-408) e Onorio (395-423)3.
I genitori forse erano in procinto di divenire cristiani, come capitò spesso in nuclei familiari che ricordarono giovani figli neofiti, defunti in giovane età; G. probabilmente non riuscì a completare il proprio percorso giacché morì soltanto quattro mesi dopo il figlio. La formula contra votum posuerunt, ovvero posero il titolo contro il loro desiderio, è ricorrente negli epitaffi di pagani4.
1 Secondo la trascrizione in ICI XVI, 4 (G. Cuscito), p. 18. Le edizioni precedenti riportarono n(e)ofitus.
2 Cfr. J. Janssens, Vita e morte del cristiano negli epitaffi di Roma anteriori al sec. VII, Roma 1981, 26-36. A. Buonopane, Neophytus nelle iscrizioni latine di committenza cristiana. Alcune considerazioni in margine a una nuova testimonianza da Verona, ὅρμος. Ricerche di Storia Antica, n.s. 9 (2017), 8-28 ha dedicato una specifica analisi a iscrizioni menzionanti neofiti e ha verificato che nella maggioranza dei casi nel testo è fornita una datazione precisa; in ogni caso la prima attestazione dovrebbe risalire alla prima metà del secolo IV e la più tarda risalirebbe all’anno 466 [L’iscrizione oggetto di questa scheda è classificata nel repertorio approntato dallo studioso, 16, n. 28].
3 PLRE II, p. 1243.
4 Da uno spoglio dei principali cataloghi epigrafici elettronici si ricavano almeno ventisei occorrenze, databili tra il 300 e il 500 e relative soltanto alla parte settentrionale della penisola italica, che attestano l’uso dell’espressione formulare contra votum posuerunt in contesti funerari, nei quali i dedicanti furono pagani e i defunti ricordati neo-battezzati o comunque cristiani. Limitandoci al settore geografico di interesse per questa prosopografia soltanto in Mediolanum ne possiamo contare dieci, una in Laus Pompeia (CIL V, 6209, 6224, 6258, 6263, 6302; AÉ 1972,215, 1982,404; ICI XII, 2, 61, 86 per Mediolanum; CIL V, 6396 per Laus Pompeia). In ICI XVI, 4 (G. Cuscito), p. 18 si interpreta l’espressione contra votum posuerunt puramente come indicazione del dolore dei genitori per la perdita del figlio.
Index nominum – Index rerum sacrarum – Index rerum notabilium
Index nominum
Arcadius (Aug.) | CIL V/2, 6224; |
Felicianus (filius) | Ivi; |
Felicianus (pater) | Ivi; |
Gerontia | Ivi; |
Honorius (Aug.) | Ivi. |
Index rerum sacrarum
enofitus* | CIL V/2, 6224; |
votum | Ivi. |
* versione alterata del grecismo, introdotto nel latino cristiano, neophytus – si veda recente contributo di analisi di un caso particolare in Verona con uso di innofitus: A. Buonopane, Neophytus. Op. cit.[Nel contributo si segnala anche che il sostantivo nelle iscrizioni in lingua greca compare peraltro comunemente come νεοφώτιστος – cfr. J. Janssens, Vita e morte del cristiano negli epitaffi di Roma anteriori al sec. VII, Roma 1981, p. 26; C. Carletti, Epigrafia dei cristiani in Occidente dal III al VII secolo. Ideologia e prassi, Bari 2008, p. 55].
Index rerum notabilium
consulatus | CIL V/2, 6224; |
mater | Ivi; |
pater | Ivi. |
Cherf 1994 = William J. Cherf, What’s in a Name? Gerontii of the Later Roman Empire, ZPE, 100 (1994), 119-174 (part. 167, n. 118).
Cracco Ruggini 1959 = Lellia Cracco Ruggini, Ebrei Orientali nell’Italia Settentrionale fra il IV e il VI secolo d.C., Roma 1959, 249, n. 179.
Kajanto 1963 = Iiro Kajanto, Onomastics Studies in the Early Christian Inscription of Rome and Carthage, Helsinki 1963, 85.
Solin 2003 = Heikki Solin, Die Griechischen Personennamen in Rom. Ein Namenbuch, II/III, Berlino-New York 2003, 1023/1441.