Gli studiosi nell’ultimo decennio hanno ipotizzato con sempre maggior convinzione un’origine dal contesto siriaco, in virtù delle numerose altre attestazioni tardo antiche in nord Italia ritenibili con maggiore sicurezza come provenienti da quell’area3.
1 Oltre al già considerato Caillet, L’évergétisme monumental chrétien, 79, 463 per Martana come appartenente all’onomastica siriaca si veda D. Feissel, rec. in BE (REG, 115 – 2002), 775, n. 638; contrario Solin, Juden und Syrer, 682 che suggerì invece Martana come esito di un’alterazione del nomen latino Martiana (comunque rarissimo, giacché da uno spoglio di tutti i maggiori repertori epigrafici elettronici sembrerebbe attestato soltanto in tre occorrenze).
2 Cfr. Solin, Juden und Syrer, 743; Id., Die stadrömischen Sklavennamen, 603 s.
3 Cfr. Boffo, Dal Vicino-Oriente all’Italia Settentrionale, 367.
Il breve testo dell’iscrizione permette soltanto di cogliere il formulario onomastico dei due committenti, marito e moglie, e con buona probabilità la loro professione di fede, in considerazione dell’uso della formula tipica degli epitaffi cristiani posta a incipit: ‘bonae memoriae’.
Dunque è possibile avanzare ulteriori ipotesi unicamente considerando l’onomastica, se Caesonius Leo in quanto appartenente alla gens dei Caesonii, in rilevanti posizioni senatorie nel corso del secolo III, rimanda quasi con assoluta certezza a un’origine italico-laziale2, diverso è il caso della coniuge Martana3, per la quale è possibile ipotizzare una provenienza orientale.
1 La datazione è stabilità sulla base dei dati paleografici e materiali forniti dall’epigrafe – Cfr. Boffo, Dal Vicino-Oriente all’Italia Settentrionale, Catalogo 367, n. 80.
2 PW Suppl. XIV, s.v. Caesonius, coll. 81-3 (W. Eck), NP II, s.v. Caesonius, coll. 929 s. (W. Eck); Christol, Essai sul l’évolution des carrières sénatoriales, 150-176; Leunissen, Konsuln und Konsulare, 155,184; I. Mennen, Power and Status in the Roman Empire, AD 93-284, Leiden 2011, 64 s.
3 La ricostruzione della forma nominativa Martana è stata fatta sulla base di considerazioni relative allo spazio epigrafico e per comparazione con altre testimonianze dello stesso genere. Martana come derivato di Martha si è trovato anche in CIL III, 9552, VIII, 13787, 13801, XIV, 2328; ILCV I 566 (una delle iscrizioni più rilevanti, giacché fornisce anche l’origine: Fl. Marthanae c[astissi]|me feminae nati[one Syrae] […]), 1172, II 2553; ICVR 1688; AÉ 1919, 74, 1968, 106, 1991, 386, 2009, 407 – Cfr. Caillet, L’évergétisme monumental chrétien, 79, n. 7, 463.
Index nominum – Index rerum notabilium
Index nominum
Caesonius Leo | CIL V, 6199; |
Marta(na) | Ivi. |
Index rerum notabilium
coniux | CIL V, 6199; |
obitum | Ivi. |
Caillet 1993 ꞊ Jean-Pierre Caillet, L’évergétisme monumental chrétien en Italie et à ses marges (CEFR 175), Roma 1993, 79, n. 7, 463.
Feissel 2002 = Denis Feissel, rec. in BE (REG, 115 – 2002), 775, n. 638.
Solin 1983 ꞊ Heikki Solin, Juden und Syrer in der römischen Welt, in ANRW II 29/2 (1983), 590-789.
Solin 1996 = Heikki Solin, Die stadrömischen Sklavennamen: ein Namenbuch, III, Stoccarda 1996, 603 s.