Inoltre non si dovrebbe forse trascurare la diffusione di nomi etimologicamente affini, appartenuti anche a personalità con incarichi militari in ambito orientale, attestati dalle fonti: Barsemias, rex Hatrenorum (abitanti della città di Atrae, od. Mosul in Iraq), schieratosi in aiuto dell’usurpatore Pescennio Nigro contro Settimio Severo nel 1932; Barsemis, decurione proveniente da un numerus Osroenorum (Osroene, antico regno mesopotamico), magister cohortis miliariae Hemesenorum (comandante quindi di una unità stanziata in Syria), ricordato in epigrafe datata tra il secolo II/III3; Barsumas, storiografo persiano, catturato durante la spedizione persiana dell’imperatore Giuliano (361-363)4. Da ultimo, ma senz’altro il più noto Petrus Barsymes, patrizio, console onorario e praefectus praetoriorum per Orientem fra il 555 e il 562. Il funzionario, nativo della Syria (Proc. Anecd. 22, 3; Patr. Const. III, 151) compie una rapida ascesa nella prefettura del pretorio, incontrando il favore anche dell’imperatrice Teodora e svolgendo incarichi strettamente correlati al settore finanziario. Benché proprio per alcuni suoi interventi in materia fiscale sia descritto negativamente da Procopio (Anecd. 22, 6-8, 33, 37-8), è onorato infine con una statua dorata, sulla quale sono inscritti versi di Leonzio che precisano l’intero cursus honorum (Anth. Gr. XVI 37)5.
1 Cfr. H. Solin, Juden und Syrer in der römischen Welt, in ANRW II 29/2, p. 742; D. Feissel, J. Gascou, Documents d’archives romains inédits du Moyen Euphrate (III ͤ s. après J.-C), in “Journal des savants” 1 (1995), pp. 90 s.; L. Boffo, Dal Vicino-Oriente all’Italia Settentrionale: persone e mestieri, in “Mélanges de l’Université Saint Joseph” 60 (2007), Catalogo n. 64, p. 366 suppone la provenienza dalla Syria. In Holder, Altcelt. Sprachschatz, I, p. 408 si suppone un’onomastica celtica, visti i più recenti studi tuttavia difficilmente sostenibile. S. Maffei, Dell’antica condizion di Verona, Venezia 1719, p. 45: Nelle antiche Lapide Bresciane nomi s’incontrano spesso, che par venissero da straniero linguaggio, e che sembrano altresì col moderno favellar del paese mostrare certa attinenza: Bersimes, […].
2 PIR I 49, p. 229. Cfr. Herod. III 1,3, 9,1; Dio LXXV 1-3.
3 CIL III, 10307 (AÉ 1969/70, 0514), cui si richiama anche A.Garzetti, Suppl. Ital. 8, Brixia 2, ad. 155, p. 167.
4 PLRE I, s.v. Rost Sohunum (Barsumas), p. 846.
5 PLRE IIIB, s.v. Petrus qui et Barsymes 9, pp. 999-1002.
Aurelius Bersimes è probabilmente un veterano che, dopo congedo dal servizio, si stabilisce in Brixia. Nella locale chiesa di S. Faustino è stata rinvenuta l’unica epigrafe che attesta la sua esistenza: Aurelius Bersiǀmes vet(e)ranus pro Vaǀlente, se vivo, memoriam ǀ sibi posuit (InscrIt X.5/1, 155)1.
Si ritiene che sia stato un soldato cristiano vissuto nel secolo IV per la tipologia di formulario epigrafico: l’assenza dei tria nomina garantisce per un periodo posteriore al secolo III e l’espressione pro Valente potrebbe rimandare a contesto cristiano, ovvero per la realtà bresciana al secolo IV2.
1 Per i veterani che sono correlati alla realtà bresciana cfr. A. Garzetti, Veterani nelle valli alpine, in “RSA” VI-VII (1976-7), pp. 173-87.
2 Per un riferimento onomastico epigrafico a Valens e quindi collocazione temporale della testimonianza si veda A. Buonopane, Un’iscrizione cristiana con graffito da Aquileia al Museo Civico di Rovereto, in “Studi Trentini di Scienze Storiche” LX (1981), sez. II/1, pp. 13-8. Per lo specifico dell’iscrizione citata e per preciso riferimento ad Aurelius Bersimes in Brescia cfr. Diehl, ILChrV 431, G.L. Gregori, Brescia romana, II, pp. 95 s. e G. Archetti, San Nazzaro e Celso di Leno e gli assetti organizzativi della Chiesa nel territorio Leonense, in “Brixia Sacra” XVII (1-2) (2012), p.66.
Index nominum – Index rerum notabilium
Valens | InscrIt X.5/1, 155 |
vet(e)ranus | InscrIt X.5/1, 155 |
memoria | Ivi |
Boffo 2007 ꞊ Laura Boffo, Dal Vicino-Oriente all’Italia Settentrionale: persone e mestieri, in “Mélanges de l’Université Saint Joseph” 60 (2007), pp. 355-380.
Feissel, Gascou 1995 ꞊ Denis Feissel, Jean Gascou, Documents d’archives romains inédits du Moyen Euphrate (III ͤ s. après J.-C), in “Journal des savants” 1 (1995), pp. 65-119.
Garzetti 1976/7 ꞊ Albino Garzetti, Veterani nelle valli alpine, in “RSA” VI-VII (1976-7), pp. 173-87.
Gregori 1999 ꞊ Gian Luca Gregori, Brescia romana. Ricerche di prosopografia e storia sociale. II. Analisi dei documenti, Roma 1999, pp. 95 s., 177.
Maffei 1719 ꞊ Scipione Maffei, Dell’antica condizion di Verona, Venezia 1719.
Solin 1983 ꞊ Heikki Solin, Juden und Syrer in der römischen Welt, in Aufstieg und Niedergang der römischen Welt, II 29/2 (1983), pp. 590-789.