I consules furono originariamente nominati dall’assemblea delle centurie (comitia centuriata), entrando in carica il primo giorno del mese di gennaio, a partire dalla metà del secolo II a.C. I consules in origine ebbero il potere di convocare il Senato e il popolo, presiedendo alle assemblee, oltre a dare il nome all’anno. La loro condizione e l’accesso a questa magistratura mutò molto in epoca imperiale, soppressi i comitia centuriata, il compito di nominare i consules spettò al Senato, spesso comunque con intervento diretto dell’imperatore nell’elezione. In età imperiale la durata della carica si ridusse a un breve intervallo, compreso tra i due e i quattro mesi, ammettendo la nomina anche di fanciulli. L’autorità della magistratura consolare divenne nulla, rimase unicamente un titolo onorifico, attestato comunque fino al secolo VI in tutto l’Impero. Il consul suffectus fu eletto dal Senato in caso di mancanza di un consul eletto, per malattia, dimissioni o destituzioni.