Si trattò di una magistratura ideata dall’imperatore Traiano (98-117) per il controllo finanziario delle civitates liberae (Plin. ep. VIII, 24,2) o di particolari province senatorie (in particolare Achaia e Asia) situate nella pars Orientis. Dall’epoca dei Severi la magistratura fu in uso anche nella penisola italica (Dio Cass. LXXVIII 13) e furono ampliate le funzioni di competenza dei correctores, incaricati, in situazioni di emergenza, anche della totale amministrazione e giurisdizione di una provincia. Dopo il secolo IV essi ereditarono le mansioni svolte dagli iuridici oppure dai curatores rei publicae. Nel corso del secolo V furono progressivamente sostituiti da consulares e praesides.