Fra i procuratores colui che occupò la posizione dirigenziale nell’amministrazione del fisco imperiale fu il procurator a rationibus, sempre appartenente all’ordine equestre e al vertice di tutti i servizi burocratici affidati a funzionari di rango inferiore: la zecca (p. monetae), le biblioteche (p. bibliotecharum), le opere pubbliche (p. operum publicorum). Il ruolo di procurator a rationibus è attestato per la prima volta sotto il principato di Tiberio (14-37). Nei secoli III/IV il titolo di procurator a rationibus fu spesso sostituito dal titolo di rationalis, che divenne poi più usualmente il comes sacrarum largitionum, a partire dall’epoca costantiniana (cfr. supra, n. a. II). Si attesta ancora il titolo di rationalis per tutta la tarda antichità, in genere associato all’amministrazione finanziaria delle diocesi; in particolare la dioecesis Aegypti.