Le più frequenti attestazioni epigrafiche di cristiani furono trovate in chiese pievane, in particolare sull’Isola Comacina, una piccola porzione nello spazio lacustre che rimase governata dai Bizantini fino al 589, nonostante l’avanzata longobarda. La suddetta isola conservò a lungo tracce del contatto, quanto meno su un piano religioso, con la società orientale, la più visibile rimase la costruzione della chiesa dedicata a sant’Eufemia, voluta forse dal vescovo Abundius.
1 Cfr. G. Luraschi, Il “praefectus classis cum curis civitatis” nel quadro politico e amministrativo del Basso Impero, “Rivista Archeologica dell’Antica Provincia e Diocesi di Como” 159 (1977), pp. 151-184.